Imola. 160 mila euro raccolti in poco più di 24 ore per la riqualificazione della Casa residenza anziani (Cra) “Fiorella Baroncini”. Un progetto di Bryo SpA che ha messo in campo una duplice innovazione: una ricerca fondi con un lending crowdfunding si innesta in un progetto innovativo di riqualificazione di un edificio pubblico.
In pratica, grazie all’opportunità fornita da operatori professionali, vengono raccolte sul web risorse volte allo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. E lo si fa tramite l’unico portale autorizzato, https://www.ener2crowd.com, che ha già avviato e concluso con successo 37 campagne raccogliendo circa 4,5 milioni di euro e ha clienti prestigiosi come Enel energia e Falck Renewables.
“Si tratta per il nostro territorio di una duplice innovazione, la metodologia di ricerca fondi tramite crowdfunding si innesta in un progetto di riqualificazione di un edificio pubblico innovativo, caratterizzato da riduzione dei consumi energetici e ampia introduzioni di impianti efficienti alimentati ad energie rinnovabili, ottenendo un rendimento finanziario molto vantaggioso che favorisce l’occupazione locale, il territorio e la certezza dell’utilizzo delle proprie risorse in progetti realmente volti alla crescita sostenibile”, afferma Davide Gavanelli, Amministratore delegato di Bryo.
Gli obiettivi
L’obiettivo minimo, già raggiunto, era di raccogliere circa il 13% dell’investimento complessivo pari a 776.095 euro (Iva esclusa), quindi 100.000 euro, condividendo con i cittadini del comune di Imola (per i quali scatterà anche una maggiorazione della remunerazione) e territori limitrofi l’iniziativa, con una partecipazione finanziaria remunerata con un tasso di rendimento (4-5%) molto interessante sul breve periodo (36mesi) a rimborso trimestrale / semestrale (sia capitale che interessi). Ora si tratta di continuare per arrivare all’obiettivo massimo di raccolta previsto: 220.000 euro.
“Si tratta di una prima volta con questa metodologia, e se i risultati saranno in linea con le nostre aspettative potremmo utilizzarla come modello per la condivisione territoriale favorendo il legame tra investitore e verifica dell’utilizzo delle risorse nell’ottica di progetti volti all’innovazione della transizione energetica da proporre nel corso del 2022 come da esempio il nuovo fotovoltaico galleggiante sul bacino di Bubano piuttosto che i progetti delle comunità energetiche 2.0”, aggiunge Gavanelli.
Gli interventi di riqualificazione
Impianto fotovoltaico
L’intervento prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del fabbricato per una potenza complessiva di 48 kWp. La tecnologia fotovoltaica consente di commutare l’energia solare in energia elettrica, energia che si prevede di auto consumare riducendo quindi il prelievo dalla rete elettrica ed i relativi costi.
Sostituzione gruppo frigorifero con pompa di calore
L’intervento consiste nella sostituzione del gruppo frigorifero Delchi mod. PG 200 900 BEE sulla copertura con una pompa di calore che funzioni in inverno per il riscaldamento e, nei mesi estivi, per il raffrescamento dell’edificio.
Rifacimento copertura
L’intervento, che prevede la rimozione dell’attuale coibentazione in lana di roccia con l’applicazione del nuovo coibente, si rende necessaria visto lo stato di degrado riscontrato nell’isolante. Verrà inoltre messo in sicurezza permanente tutto il coperto con nuovi parapetti e innalzato il muro perimetrale.
Il ruolo di Bryo
“I costi operativi e la manutenzione sono interamente in capo a Bryo SpA che si impegna per 12 anni a gestire gli impianti. Il cliente finale ha ogni anno la possibilità di riscatto dell’impianto ad un prezzo anticipatamente stabilito. Alla fine del contratto il bene viene ceduto alla Cra Baroncini. Il tutto tramite l’Energy performance contract, un contratto in cui viene definita una remunerazione per la Esco (Energy service company), in questo caso Bryo SpA che svolge l’intervento in base al reale risparmio energetico prodotto dall’impianto. Il risparmio energetico prodotto dall’impianto fotovoltaico e dalla pompa di calore (che è quindi pari ad un risparmio in bolletta per la struttura) viene remunerato a Bryo SpA in 12 anni, la quale rientra del proprio investimento iniziale”, conclude Gavanelli.