Imola. Sarà il quartier generale del Gruppo Eurovo per tutta l’Italia la struttura dell’ex Filomarket, acquisita nel 2016, che sarà riqualificata entro la fine del 2022.

Si tratta di un nuovo e strategico centro di imballaggio dell’azienda, tra le società leader in Europa nella produzione di uova e ovoprodotti. Grazie a un investimento di circa 17 milioni di euro, il sito sarà completamente riconvertito in un nuovo impianto all’avanguardia in cui saranno lavorate a regime 5 milioni di uova al giorno dalla selezione fino al confezionamento. La struttura comprenderà una palazzina di circa 1.400 mq, un’area produttiva di circa 16 mq e spazi per i nuovi uffici di circa 2.400 mq. I lavori di riqualificazione sono già avviati.

Realizzato secondo i più moderni standard costruttivi e dotato di impianti innovativi in ottica di industria 4.0, il nuovo centro di imballaggio rappresenterà il fiore all’occhiello della catena di distribuzione del Gruppo Eurovo non solo dal punto di vista dell’innovazione, ma anche della sostenibilità. Oltre a essere dotato di tecnologie di automazione di nuova generazione, la struttura sarà caratterizzata da upgrade tecnologici in ottica di economia circolare, quali pannelli fotovoltaici che consentiranno al complesso di essere più efficiente dal punto di vista energetico e un depuratore per il recupero delle acque. Grazie alla sua posizione strategica vicino agli allevamenti di proprietà, sarà possibile inoltre ottimizzare i trasporti e ridurre considerevolmente la diffusione di gas inquinanti in atmosfera. Infine, l’impiego di materiali circolarmente riutilizzabili per l’imballaggio consentirà di diminuire le emissioni di CO2, con benefici sull’ambiente e il territorio, e i costi di raccolta e smaltimento.

Da sinistra Pierangelo Raffini, Silvia Lionello, Federico Lionello e Marco Panieri

Il progetto di riqualificazione dell’ex FiloMarket consolida l’impegno di Gruppo Eurovo per l’economia del territorio anche in termini di occupazione. Solamente per il centro di imballaggio, sono previste nuove assunzioni per figure altamente qualificate da inserire nell’organico dell’azienda, che conta circa 2.000 dipendenti in Europa. Per valorizzare la crescita professionale delle persone che già lavorano per il Gruppo sono avviati percorsi di formazione specifica con l’obiettivo di creare team di lavoro trasversali.

Dunque, un “matrimonio che si consolida quello con la famiglia Lionello sul mercato delle uova da 70 anni, prima con il nonno, poi con il padre di Federico e Silvia Lionello, presenti in municipio il 20 dicembre.

“Siamo nel territorio del circondario da circa 30 anni con allevamenti e stabilimenti – spiega il direttore commerciale marketing Federico Lionello -. Ora facciamo un altro grande passo, dall’ex Filomarket nascerà il centro di imballaggio più grande deel nostro gruppo all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e dell’innovazione per il quale servirà nuovo personale qualificato, ovvero tanti ingegneri meccatronici e informatici. Svolgeremo pure piani formativi interni per permettere al personale di seguire l’evolvere delle tecnologie”.

“La nostra azienda – ricorda Silvia Lionello direttrice dell’organizzazione e dei servizi generali – presta fin dalle sue origini attenzione alla tutela dell’ambiente e degli animali. Nell’ex Filomarket, avremo un impianto fotovoltaico, imballaggi riciclati e riciclabili, depurazione totale delle acque di processo. Inoltre, nel 2022 dismetteremo gli allevamenti in gabbia delle galline, per farli a terra, negli stabilimenti di Imola in via Rondanina, a Mordano, a Bubano e in quello che stiamo progettando a Casalfiumanese. All’ex Filomarket, porteremo tutti gli uffici della zona per realizzare un vero e proprio centro direzionale”.

“Ringrazio prima di tutto la famiglia Lionello e il gruppo Eurovo per le parole espresse e per il forte, storico radicamento a questo territorio. Per la nostra comunità questo intervento ha un valore molto elevato non solo per la scelta strategica di continuare ad investire qui ma soprattutto per avere deciso di acquisire e rigenerare un contenitore industriale dismesso, in un’ottica di sostenibilità ambientale in campo produttivo. L’intervento trasformerà quell’area e la renderà di nuovo attiva e vitale, anche attraverso investimenti ad alta tecnologia, in più generando nuovi posti di lavoro”, sottolinea il sindaco Marco Panieri.

“Con Eurovo c’è da tempo un ottimo rapporto: è un grande Gruppo italiano che produce e commercializza in tutto il mondo e che siamo onorati di avere sul nostro territorio. Questo nuovo intervento di recupero di una struttura dismessa costituisce un altro importante tassello nel segno di quella rigenerazione urbana, come già avvenuto con l’ex Cnh, che intendiamo promuovere con forza. A questo proposito, ricordo che è in pieno svolgimento con l’Università di Bologna la mappatura dei contenitori industriali dismessi. Abbiamo obiettivi importanti anche per il 2022 sul fronte imprese, attraverso un lavoro costante di ricerca, relazioni e attrattività per il nostro territorio. Una grande sfida” conclude Pierangelo Raffini, assessore allo Sviluppo economico.

(m.m.)