Imola. Umberto Scala ha festeggiato in musica i 100 anni, compiuti il 24 dicembre scorso. Appassionato di fisarmonica e di note in generale, Umberto Scala ha scelto di cantare e suonare la propria composizione “Imola Bèla” (le parole, in dialetto, e la musica sono sue), insieme al fratello Franco, alla fisarmonica e Aldo, alla chitarra, in occasione della festa di compleanno, molto sentita e animata, che ha riunito la famiglia, compreso i due nipoti e i due pronipoti. Con anche la visita del sindaco Marco Panieri, che gli ha formulato gli auguri a nome della città, consegnandogli la medaglia dei centenari.
Nato a Fornione (Casalfiumanese) la vigilia di Natale del 1921, fin da bambino ha coltivato la passione per la musica, trasmessa dal padre Luigi, suonatore di mandolino, abbinata sempre al lavoro. Prima nei campi, ad aiutare la famiglia, essendo il più grande di cinque fra fratelli e sorelle, poi da barbiere, inizialmente con un proprio negozio, in seguito svolgendo l’attività all’ospedale di Montecatone. Ma senza tralasciare mai la musica. E’ stato proprio lui a spingere e sostenere gli studi del fratello Franco, fondatore nonché presidente onorario dell’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro”, direttore dell’Accademia Pianistica e Fondatore del Festival Internazionale di interpretazione pianistica “Da Bach a Bartók”.
“Mio padre ha sempre voluto che Franco studiasse musica, per far sì che potesse intraprendere una carriera in campo musicale. Voleva che facesse quello che non aveva potuto fare lui, dovendo dare una mano alla famiglia”, racconta la figlia Roberta.
Partigianato nella brigata “Garibaldi”, il 13 aprile 1947, finita la guerra, Umberto Scala si è sposato con Anna Baruzzi: insieme si sono già lasciati alle spalle 74 anni di matrimonio, pronti al prossimo prestigioso traguardo. Dal matrimonio sono nate le figlie Nedda, Franca e Roberta.
Dotato di un grande senso dell’ironia, coltiva tuttora la sua passione per la musica e fino a prima della pandemia, si ritrovava con alcuni amici, due o tre volte alla settimana, a suonare per un paio di ore. E se si chiede a Umberto Scala cosa lo ha fatto arrivare a 100 anni, la risposta arriva immediata: “le donne e la musica”.