Faenza. In Italia nascono sempre meno bambini: questo è quanto affermano gli ultimi dati Istat, secondo cui il trend di calo delle nascite in atto nel nostro Paese ha registrato un deciso incremento nel corso dell’ultimo decennio, fino a toccare il picco negativo proprio nell’ultimo anno registrato il 2020: 6,8 nati per mille abitanti.

La città di Faenza risulta in linea con la media nazionale (in quanto il tasso di natalità nel 2020 è pari al 7 per mille, mentre nel 2011 era pari al 9,5 per mille) e già l’Amministrazione comunale faentina, tramite il Centro per le Famiglie della Romagna faentina, ha attivato a più riprese iniziative per supportare la natalità e per sostenere le famiglie e coloro che hanno figli.

In particolare, dai dati sembrerebbe che l’accentuazione nel calo della natalità sia fortemente connessa alla pandemia, quando in altri paesi che vantano sistemi di welfare più avanzati la diminuzione delle nascite è stata molto più contenuta oppure non si è registrata affatto. Il contrasto al fenomeno rappresenta dunque una sfida che è necessario affrontare subito e con grande decisione, in primis a livello nazionale, ma anche con il supporto degli enti locali e degli altri livelli di governo.

La natalità va promossa e garantita e per questo occorre: sviluppare e attuare immediatamente politiche coordinate nazionali e locali in grado di incentivare la genitorialità e rimuovere gli ostacoli economici, contingenti, materiali e sociali; ricordare e ricordarci di pensare ai nuovi nati come un investimento per il futuro della nostra società e della comunità urbana.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di dicembre è stata approvata all’unanimità la mozione “Supporto alla genitorialità” presentata dal Gruppo consiliare “Faenza Cresce”, che impegna il sindaco e la giunta comunale a sostenere i cittadini nella scelta di diventare genitori e, allo stesso tempo, ad adottare misure per aiutare i genitori e le famiglie, come ridurre ulteriormente le rette dei nidi e garantire un posto ad ogni bambino, ampliare e sostenere l’offerta di servizi di pre-scuola e dopo scuola, promuovere una maggiore diffusione nel territorio comunale della “Carta della Famiglia”, favorire la diffusione di spazi ricreativi e attività di animazione per i bambini e per neonati, migliorare il sistema di premialità dedicate alla genitorialità in genere. Allo stesso modo sarà quindi necessario incrementare la propria attività di informazione e sensibilizzazione e potenziare le attività del Centro per le Famiglie della Romagna faentina, quale primo soggetto di coordinamento e di propulsione sul tema.

(Annalaura Matatia)