Imola. Un libro, dal titolo “Giuseppe Scarabelli, uomo dal multiforme ingegno”, e un cortometraggio, intitolato “Luoghi che narrano di Giuseppe Scarabelli”, verranno pubblicati nel corso del 2022, grazie al lavoro dell’Associazione periti agrari ex allievi dell’Istituto Agrario “Scarabelli” di Imola e al sostegno della Bcc della Romagna occidentale.
Due opere pensate per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Scarabelli, figura di primo piano nella storia della città di Imola, di cui fu il primo sindaco dopo l’avvenuta Unità d’Italia (dal 1861 al 1866, dopo esserne stato Gonfaloniere nel 1860).
“La realizzazione di queste opere, che contengono anche alcuni documenti inediti e portano alla luce interessanti scoperte, è per noi un modo per ricordare un uomo che è stato un esempio di rettitudine e di alto senso delle istituzioni – commenta Francesco Mariani, presidente dell’Associazione ex allievi –. Per tale motivo sono per noi fonte di gratitudine l’attenzione e la sensibilità al progetto offerte dalla Bcc della Romagna occidentale, che ha saputo riconoscere il giusto valore alla figura di Scarabelli”.
Senatore del Regno d’Italia a partire dal 1864, Giuseppe Scarabelli si impegnò a lungo negli studi naturalistici e in quelli archeologici, concentrando poi il proprio intelletto verso il bene della comunità. Ospitò nella propria casa alcuni orfani di strada, creando un asilo d’infanzia che, fin dal 1847, diede alloggio a 72 bambini dai 4 ai 6 anni; si preoccupò di salute pubblica individuando, a metà dell’800, le fonti di acqua malsana che diffondevano il colera e il tifo; partecipò alla creazione della prima rete fognaria a Imola. Scarabelli, inoltre, fondò un Comizio agrario, grazie al quale l’agricoltura del territorio si aprì a nuove tecniche colturali, a nuove forme di mercato tra produzione e commercio.
“Come Banca ci sentiamo particolarmente vicini all’esempio dato da Giuseppe Scarabelli, uomo capace di dedicare pensiero, risorse economiche e impegno per lo sviluppo della comunità, senza trascurare gli ultimi, ben sapendo che si progredisce se si antepongono gli interessi particolari al bene collettivo e, soprattutto, non si smarrisce il senso di comunità e l’umanità. Un insegnamento che ci è caro e che ben converge con lo spirito cooperativo e il radicamento territoriale che contraddistinguono la nostra Bcc”, spiega Luigi Cimatti, presidente della Bcc della Romagna occidentale.