Imola. Ennesimo increscioso episodio all’Hub vaccinale dell’Osservanza. Il 18 gennaio mattina sono apparse scritte deliranti dove il sistema sanitario e il governo vengono paragonati al sistema mafioso e nazista.
Dentro gli Hub lavorano donne e uomini che quotidianamente si adoperano, con impegno, per garantire il diritto costituzionale alla salute e lo fanno in un clima difficile con grande dedizione. Gli operatori sanitari si vedono costretti per l’ennesima volta al blocco delle ferie e dei permessi di garanzia per dare la continuità assistenziale ai cittadini.
“In sanità c’è bisogno di assunzioni, investimenti e più strumenti di valorizzazione del personale – sottolinea Stefano De Pandis, segretario territoriale della Fials Imola -. Le nostre priorità sono il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale e la garanzia del diritto universale alla salute. Questi attacchi rappresentano un intollerabile atto di vandalismo. Purtroppo all’Hub Vaccinale dell’Osservanza, dopo l’inserimento dell’obbligo vaccinale agli over 50, gli episodi spiacevoli stanno aumentando, diversi sono i comportamenti messi in atto da chi non vuole vaccinarsi, dal rifiuto della compilazione della modulistica alla pretesa della prescrizione medica fino alla ricerca di una qualsivoglia esenzione e a vere e proprie aggressioni verbali che sfociano in interruzioni di pubblico servizio”.
Dura la condanna del sindaco Marco Panieri: “Un’altra inaccettabile e vergognosa aggressione no vax, stavolta contro le nostre strutture di vaccinazione. Questi gesti a Imola non saranno tollerati e le forze dell’ordine, che ringrazio, sono già al lavoro per individuare i responsabili e garantire anche una riparazione alla collettività per i danni commessi. Un grazie anche agli operatori già all’opera. La modalità è indecente, e battersi contro i vaccini significa voler tornare indietro, ai mesi di lockdown, di restrizioni, di ricoveri e di morti continui dai quali, grazie al vaccino, siamo usciti. Alla loro irresponsabilità pericolosa, rispondiamo con il buonsenso e la fiducia che tanti Imolesi, oltre il 90%, hanno avuto nel presentarsi agli Open Day e fare la fila o nel prenotarsi la propria dose, esercitando un dovere civico di grande importanza che oggi ci concede più libertà, sicurezza e salute”.
“Sono gesti e pensieri altamente diseducativi e incivili, che tentano di minare la coesione e la sicurezza della nostra comunità – scrive Imola Corre in un comunicato -. Vaccinarsi è una scelta sicura, responsabile e fondamentale per uscire dalla fase di emergenza acuta in cui ci siamo trovati in passato e lo è ancora di più oggi per proseguire il cammino di normalizzazione delle nostre vite. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati dalle forze dell’ordine e che essi risarciscano il danno causato alla collettività. Su questi temi, come Gruppo “Imola Corre”, siamo compatti e unanimi nel ringraziare gli operatori che si sono adoperati per ripulire le scritte già questa mattina, per
ringraziare i tanti imolesi che con pazienza e fiducia si sono vaccinati e per invitare, ancora una volta, chi non lo ha fatto a prenotare la prima dose e chi già può farlo di prenotare la terza dose (booster)”.
Polizia e carabinieri stanno vagliando le immagini delle telecamere che si trovano nei pressi dell’Hub dell’Osservanza.
(m.m.)