Prepararsi a un esame importante, soprattutto se si tratta di uno step propedeutico alla ricerca del lavoro dei sogni, come avviene nel caso delle prove di un concorso pubblico, non è cosa da poco o un’attività da prendere alla leggera, senza cioè strutturarla a dovere. Il rischio, altrimenti, è quello di veder sfumare un’importante opportunità di realizzazione, sia umana che professionale. Ecco perché si deve essere motivati, concentrati e seguire un perfetto metodo di studio per arrivare preparati all’appuntamento con la prova d’esame. Si dovranno determinare le ore di studio da inserire nell’arco della settimana, si dovrà leggere attentamente il bando di concorso in modo da ottenere indizi preziosi sulle tipologie di prove, le materie da approfondire e le tempistiche in modo tale da ottimizzare il tutto.
Dopo aver analizzato le opportunità messe a disposizione in ambito pubblico tramite bando, consultando i documenti sui portali come subito.news che le raccolgono e offrono agli utenti per una lettura agevolata, si dovrà strutturare il planning mettendo al centro un perfetto metodo di studio. Ci sono alcuni passaggi chiave, che dovranno essere rispettati per avere successo in sede d’esame. Per prima cosa sarà necessario definire dei cicli di studio, in modo tale da scandire il ritmo e alternare alle sessioni di apprendimento dei momenti di pausa per ricaricare le pile. Chi già lavora dovrà cercare di dedicare allo studio almeno 2-3 ore al giorno compatibilmente con le proprie possibilità, mentre chi ha tutta la giornata libera potrà organizzarsi spalmando nell’arco delle 24 ore anche 6-8 ore di studio. E’ importante che il cervello resti sempre fresco e attivo, ecco perché ogni 45 minuti sarà utile fare un break di 10 minuti.
Lo skimming, le mappe mentali e il ripasso
Prima di suddividere il numero totale delle pagine per i giorni a disposizione, sarà utile fare una lettura sommaria del testo di riferimento in modo tale da prendere confidenza con gli argomenti e iniziare a capire la terminologia. La pratica dello skimming sarà utile in tal senso: si tratta della lettura veloce e orientativa che consiste nello scorrere con lo sguardo il testo in cerca di indizi, parole chiave o che attirano lo sguardo. In questo modo si potranno mettere in evidenza alcuni punti fermi e di sicuro interesse, da approfondire poi in seconda battuta. Molto utili per fermare nella mente determinati concetti e per favorire il collegamento delle idee sono poi le mappe mentali, schemi che consentono di avere sempre sott’occhio una visione d’insieme dell’argomento e suoi correlati.
Assicuratevi anche di lasciare un po’ di tempo alla fase di ripasso, momento clou che consente di fissare i concetti nella mente e di non buttare via le ore dedicate allo studio. Mentre si va avanti è infatti importante via via fermarsi per guardare indietro, scaglionando i momenti di ripasso. Come fare? L’ideale sarà dedicare qualche ora della settimana al recupero dei concetti già studiati, continuando così fino ai giorni prima dell’esame. Il perfetto metodo di studio deve accompagnarsi a una buona routine di riposo: un mix che consentirà di contenere gli stati d’ansia e lo stress.