Imola. Continua la campagna notturna dei NoVax contro gli hub vaccinali in città, a Bologna e in altre zone dell’Emilia Romagna. Il 21 gennaio sono riapparse all’Osservanza delle scritte offensive (i NoVax si considerano schiavi mentre occupano la maggioranza delle terapie intensive, ndr) dopo tre giorni dall’ultimo raid e dall’immediata rimozione di altre scritte che richiamavano addirittura alla dittaturia sanitaria e al nazismo nel medesimo luogo.
“Si tratta di un gesto assolutamente da condannare e i responsabili vanno individuati al più presto – sottolinea il segretario della Fials Imola Stefano De Pandis -. L’Ausl non deve subire tali vili attacchi e spendere denaro pubblico per la rimozione e il ripristino dei danni, quelle risorse sarebbe meglio utilizzarle per garntire la salute dei cittadini”.
Ricordiamo, che nel corso di questa ondata della pandemia, si è verificato il blocco delle ferie e dei permessi garantiti nei confronti del personale dell’Ausl già alla stremo.