Nascerà a Forlì il Polo tecnologico aeronautico e spaziale. E’ stato firmato lo scorso 26 gennaio il protocollo d’intesa fra il Comune di Forlì, la Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì, l’Università di Bologna e la Camera di Commercio della Romagna.
“Quella che oggi si sta strutturando è una operazione strategica nei comparti dell’aeronautica e spaziale, una opportunità di sviluppo e crescita per tutta l’Emilia-Romagna che andrà a irradiarsi nelle altre esperienze del settore. La Regione è pronta a supportare e sostenere investimenti attraverso risorse europee e del Pnrr”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, intervenendo alla firma del Protocollo.
Con questa intesa le istituzioni territoriali danno una struttura permanente e autorevole al Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì con tutte le componenti impegnate nel campo della formazione, ricerca, lavoro e sviluppo imprenditoriale nel settore aerospaziale.
Un’intesa, quindi, per potenziare il Polo, sia quale hub per attività di ricerca, innovazione e sperimentazione in campo aeronautico e spaziale, sia come propulsore per la creazione o lo sviluppo di reti di conoscenza e di relazione tra imprese, anche per lo sviluppo di applicazioni industriali.
Le infrastrutture presenti
E tutto questo partendo dalle infrastrutture, quali l’aeroporto Ridolfi di Forlì, l’Istituto tecnico aeronautico statale Baracca, l’Università con il corso di Ingegneria aerospaziale, l’Infrastruttura di ricerca internazionale per lo studio della turbolenza (Ciclope, localizzata nelle ex “Gallerie Caproni” di Predappio) e la Rocca delle Camminate, quale sede di “Tecnopolo Aerospaziale”, nonché le sedi di Enac e Enav.
Oggi l’aerospazio è considerato uno dei settori fondamentali per lo sviluppo del sistema paese e il nuovo Polo ha voluto dare subito un segnale importante, con un convegno sulla “Advance Air Mobility” (Aam), al quale hanno partecipato i maggiori attori dei futuri scenari della mobilità aerea: la facoltà di Ingegneria aerospaziale di Unibo con il Ciri Aerospace (Centro interdipartimentale di ricerca industriale aeropazio-Aerospace diretto dal professor Paolo Tortora), Curti Aero, la maggiore realtà aerospaziale della Regione Emilia Romagna e l’Enac.
Curti
Curti Aero, da sempre al fianco dell’Università, ha progettato e realizzato il più moderno e sicuro elicottero biposto al mondo, è fornitore di importanti sottosistemi per aziende leader mondiali dell’aerospazio e insieme alla Regione sta cercando di fare la sua parte verso la realizzazione di un vero e proprio distretto aerospaziale. Nell’intervento, il Ceo, Alessandro Curti, ha cercato di delineare il contributo dell’industria dell’Emilia Romagna nell’ambito del Forum strategico aerospazio, per lo sviluppo della Mobilità aerea avanzata.
Enac
Prosegue così l’impegno dell’Enac per promuovere lo sviluppo e l’innovazione del settore con uno sguardo attento alle esigenze della società e alle tematiche ambientali. In tale contesto, l’incontro odierno ha avviato un confronto su iniziative congiunte sulla mobilità aerea urbana e avanzata, contestualizzata in Emilia Romagna. L’obiettivo è di cogliere le potenzialità per garantire servizi efficienti, sicuri, sostenibili e interoperabili con le infrastrutture aeroportuali e con quelle di trasporto pubblico, in tutto il territorio regionale.
Il Piano strategico dell’Enac è orientato su un concetto diverso di mobilità che ci porterà, nel futuro prossimo, a entrare nelle nostre case dal terrazzo, a scendere le scale piuttosto che a salirle. Il modello della strategia Aam dell’Enac, preso a esempio anche in Europa, è quello di sviluppare contestualmente le regole e l’innovazione tecnologica. Lo sforzo comune, pertanto, deve essere quello di non disperdere il valore e il vantaggio che Enac ha sviluppato a livello internazionale.
Iniziative di questo genere vanno evidenziate soprattutto in un periodo in cui il settore aeronautico, in questi anni di pandemia, è stato certamente uno dei più colpiti. Vedere che in questo territorio si investe in un momento di difficoltà, è un segnale molto importante, necessario per mettere a fattor comune i progetti per la ripresa e lo sviluppo del settore. L’innovazione tecnologica ha raggiunto livelli elevati.