Imola. Una panchina di colore giallo, dedicata a Giulio Regeni, è stata scoperta nel tardo pomeriggio dell’11 febbraio, alla presenza del sindaco Marco Panieri, del vicesindaco, Fabrizio Castellari, del presidente del consiglio comunale, Roberto Visani, dell’assessore alla Cultura, Progetto giovani e Legalità, Giacomo Gambi, dell’assessora al Welfare, Daniela Spadoni, dei consiglieri comunali Antonio Ussia, Filippo Samachini, Bruna Gualandi, Mirella Pagliardini, Cecilia Ricci, Chiara Sorbello, del presidente dell’Anpi, Gabrio Salieri, di Marina Baldisserri e Paolo Cinti di 6000Sardine Imola e di Alexia Betti della libreria ‘Il Mosaico’.

La Panchina Gialla è posta tra le scuole Rodari e il complesso dell’Osservanza, in una posizione che è stata scelta in quanto nell’area dell’Osservanza sorgerà il futuro campus universitario. Mentre il colore giallo della panchina simboleggia la luce e l’attenzione per non dimenticare quanto accaduto a Giulio Regeni e mantenere vivo il ricordo del giovane ricercatore italiano, dottorando presso l’università di Cambridge; sequestrato, torturato ed ucciso al Cairo e ritrovato il 3 febbraio 2016.

Una lettera di ringraziamento è stata inviata da Paola e Claudio, i genitori di Giulio Regeni, al Comune di Imola ed in particolare all’assessore Gambi ed è stata letta nel corso della cerimonia.

“Giulio era un ricercatore che cercava di vivere con coerenza i suoi valori, implementandoli anche con la sua ricerca accademica, credeva in quello che faceva” scrivono i genitori di Giulio Regeni, aggiungendo “in questo dolente cammino che stiamo facendo ormai da sei lunghi anni, abbiamo compreso quanto sia importante avere al nostro fianco iniziative di solidarietà e cultura, che ci accompagnino nella nostra richiesta di Verità e Giustizia, com’è simboleggiato dal giallo degli striscioni che istituzioni e privati hanno esposto. La vicinanza solidale delle persone, il “popolo giallo-scorta mediatica” con fatti visibili, rimane ancora, per noi, un forte supporto per ottenere la verità con la giustizia processuale”.

“Ringraziamo per l’installazione della Panchina Gialla, un bel modo per pensare, in modo attivo, Giulio – continuano i genitori Paola e Claudio -. L’Italia si sta colorando di panchine gialle, attualmente ce ne sono quasi 60, è un’iniziativa bellissima. Stanno assumendo sempre più, una funzione di memoria che noi chiamiamo attiva, nel senso che manifestano la scelta di chiedere con noi, verità e giustizia, una giustizia che deve diventare processuale”.

“Ci auguriamo che anche questa panchina rappresenti un luogo d’incontro e un luogo che dal ricordarne la sua tragedia, stimoli chi la frequenti a conoscere la sua storia. La storia di Giulio mette in evidenza come in Egitto non ci sia rispetto dei diritti umani. Ricordiamo sempre anche gli altri Giuli e Giulie d’Egitto, che ogni giorno, purtroppo subiscono le stesse sparizioni, violenze e uccisioni, solo per avere espresso le loro idee”, proseguono i genitori di Giulio Regeni, che aggiungono “vi offriamo un ricordo… Giulio, all’ultimo anno delle superiori di secondo grado, durante un’intervista agli ex sindaci del Governo dei Giovani di Fiumicello: Che cos’è per te la libertà? “La possibilità di esprimere te stesso a livello intellettuale all’interno di un sistema sociale capace di supportarti nelle tue scelte”.

Il Comune invierà la foto della Panchina Gialla dedicata a Giulio Regeni ai suoi genitori, in modo che sia inserita sulla mappa delle panchine gialle. La pagina FB, autorizzata dai genitori Paola e Claudio, Giuliosiamonoi sta mappando tutte le panchine gialle per Giulio

https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?hl=it&ll=41.28218860201496%2C13.499937630865213&z=5&mid=1JCjYAK2vwoBr-JTWLlmTvRdhkArW1MwN