Imola. “La Vena del Gesso candidata Unesco, tra carsismo, ecologia e tutela ambientale” è il titolo di una iniziativa che si svolgerà lunedì 28 febbraio, ore 20.30, nella Sala delle Stagioni di Imola (via Emilia 25). E’ necessaria la prenotazione al 331.1053423.

Vena del Gesso romagnola

L’iniziativa entra nel contesto di ciò che la Vena del Gesso riveste per le nostre Comunità in un momento in cui viene avanzata la candidatura a Bene Patrimonio dell’Umanità, ma nello stesso tempo a livello regionale si sta discutendo della possibilità di prolungare l’escavazione nel sito di Monte Tondo, proprio al centro della Vena.

La serata andrà a rivestire un significato ancora più importante con la recente apertura della “Via dei Gessi” e l’ingresso di Imola nella Comunità dell’Ente Parco.

Gli interventi

P. Mainetti, presidente Cai Imola “Il Cai per la Vena del Gesso”;
M. Panieri, sindaco e E. Spada, assessora all’Ambiente del Comune di Imola;
A. Venturi, presidente Ente Parchi e Biodiversità Romagna;
M. Ercolani, presidente FSRER “Il carsismo, l’evoluzione della cava di Monte Tondo e la tutela dell’ambiente”;
M. Bertozzi, Ceas Imolese “Pipistrelli e altri animali delle grotte”;
M.T. Castaldi, Comitato scientifico Csi ER “Il lapis specularis, il vetro di pietra degli antichi romani”.

Vena del Gesso Patrimonio dell’Umanità

Intanto è confermata la notizia che il carsismo nelle evaporiti e nelle grotte dell’Emilia Romagna (tra questi anche la Vena del Gesso) è stato scelto come unica proposta italiana quale sito mondiale Unesco 2023. Un’area di grande importanza naturalistica, antropologia e cultuale.

L’evento è patrocinato dal Comune di Imola, dal Ceas imolese, dall’Ente Parco e Biodiversità Romagna e dalla Federazione speleologica regionale Emilia Romagna.

Per informazioni: https://www.facebook.com/GessiCavaMonteTondo