Imola. Il rumore causato dalle attività dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola torna in primo piano con un duro attacco del Comitato Autodromo all’Amministrazione comunale. “La Pubblica Amministrazione non ha come compito prendere la parte di qualcuno in particolare a danno di altri, ma solo di verificare il rispetto delle norme e allo stesso tempo tutelare la salute pubblica. Tutto questo nell’interesse generale della collettività che non deve essere rappresentata da amministratori di parte, ma imparziali nel valutare le situazioni di conflitto ambientale sul territorio di competenza”.
In ballo l’annosa questione del posizionamento dei fonometri che dovrebbero rilevare i dati sui rumori causati dalle attività motoristiche. Arpae avrebbe individuato la postazione R3 di via Malsicura (nella foto), mentre il Comune lo vorrebbe posizionare in R2, chiaramente una zona più distante dalla posta.
“Attribuire il compito di individuare la postazione di misura idonea alla verifica del rispetto delle norme a chi produce le emissioni oggetto di controllo, per esempio, è di parte; cercare escamotage per non tutelare le famiglie più esposte all’inquinamento, significa applicare il principio di precauzione, su cui è fondata la politica europea in materia ambientale, alle attività motoristiche, anziché alle persone, e tutto ciò è di parte”.
Ora si aggiunge un’ulteriore elemento di polemica: “E’ di pochi giorni fa l’escamotage, non troppo originale, ancora una volta di parte: le famiglie che subiscono il maggiore impatto acustico prodotto dalle attività motoristiche, secondo l’Amministrazione, purtroppo, non possono essere tutelate. Il motivo? Proprio la strada pubblica sul quale si affacciano le loro abitazioni, sarebbe ‘sedime’ dell’autodromo”.
In pratica l’Amministrazione comunale giustifica la preferenza del fonometro nella posizione R2 perchè la R3 è sedime dell’autodromo, quindi non idonea per l’installazione, cosa peraltro contestata dal Comitato. Peccato poi che il fonometro in zona Rivazza sia anch’esso posizionato in una zona sedime della pista.
Le obiezioni del Comitato
– Anche la centralina di misura istallata alla Rivazza è dentro il sedime dell’autodromo e lì l’Amministrazione non ravvisa alcun impedimento. Forse perché è collocata in una zona nella quale si registrano emissioni sonore inferiori rispetto a tutti gli altri tratti della pista;
– Ispra, in risposta ad un quesito specifico, scrive che la definizione di sedime contenuto nel Dpr 304/2001 non ammette di considerare sedime qualsiasi area non funzionalmente destinata all’attività motoristica. Sono quindi da escludersi le aree ove insistono edifici abitativi, scuole, parchi pubblici, nonché infrastrutture pubbliche (strade e ferrovie). Sostenere, come fa l’Amministrazione, che la strada pubblica di via Malsicura è sedime dell’autodromo perché gli spettatori la percorrono per accedere alle tribune tre giorni all’anno in occasione del Gp di F1, pertanto funzionalmente destinata all’attività motoristica, ci sembra una tesi un po’ forzata. Sarebbe come dire che via Selice è sedime della Sacmi perché ha due ingressi su quella strada e centinaia di lavoratori la percorrono e vi accedono tutte le mattine. Non tre giorni all’anno;
– il Rue non assegna al tratto di via Malsicura davanti ai civici 3, 5, 7, 9, l’ambito autodromo. E’ colorata di bianco come strada urbana locale. Pertanto non può essere sedime dell’autodromo: non appartiene al suo ambito;
– l’Amministrazione sostiene che è la Classificazione acustica a definire le aree di sedime: la strada ha la stessa classificazione dell’autodromo quindi è sedime dell’autodromo. Come dire che le abitazioni ubicate accanto alla Sacmi, avendo la stessa classificazione dell’azienda, appartengono al suo sedime;
– il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 00135/2018, ha precisato che “la classificazione, infatti, rileva solo ai fini suoi propri e non incide su aspetti diversi ed ulteriori”. Immaginate che cosa succederebbe se la tesi dell’Amministrazione fosse vera: nelle aree con stessa classificazione chi ha più potere, o chi è più furbo, per non rispettare le norme potrebbe includere il vicinato nel proprio sedime;
– l’Amministrazione considera via Malsicura sedime dell’autodromo, ma chi paga la manutenzione della strada, le fognature, lo spazzaneve, lo spargimento di sale, l’illuminazione…? ConAmi? Formula Imola? A chi si devono rivolgere i cittadini per lamentare, per esempio, il cattivo odore della fognatura, ottimo biglietto da visita per i turisti? O è una strada pubblica per le spese da accollare ai cittadini ed è sedime per togliere loro tutele? Ma se la classificazione definisce il sedime, anche parte dei giardini privati e relativi cancelli di ingresso sono sedime dell’autodromo. I cittadini a chi devono inviare le fatture della manutenzione dei cancelli e dei giardini che credevano i loro e che invece, hanno scoperto essere funzionalmente destinati all’attività motoristica?
“Comunque arriveranno le tre stelle Fia: il nostro autodromo è il più sostenibile del mondo”, conclude ironicamente il Comitato Autodromo.
“Abbiamo vinto noi e facciamo quel che ci pare…” ricordate il fornaciaio?
Polemiche? Le polemiche le fanno sempre e solo i due comitati… 10 case per inciso che fanno i loro interessi personali.