Il video dell’iniziativa del 24 febbraio al centro sociale La Tozzana
Imola. Il dialogo è partito ma le posizioni sono ancora distanti. Poco soddisfatte la maggior parte delle trecento persone che hanno partecipato giovedì 24 febbraio all’atteso incontro, voluto dall’Amministrazione comunale, nella tensostruttura del centro sociale “La Tozzana, per illustre il progetto della futura isola ecologica che dovrebbe sorgere in via Montericco, in parte degli spazi della “vecchia” centrale di cogenerazione.
I partecipanti hanno a più riprese chiesto al sindaco Marco Panieri, che per l’occasione era accompagnato dall’assessora all’Ambiente Elisa Spada e da un tecnico comunale, se esiste la possibilità che l’isola ecologica venga realizzata in un posto diverso da Montericco. “A questa domanda, dopo diversi tentativi, pare che il sindaco abbia mostrato una possibile apertura. Ma come stanno andando davvero le cose?”, si chiedono i rappresentanti del nascente comitato “No Montericco”.
“Quel che è certo è che la petizione popolare sottoscritta da oltre 1.700 persone e presentata in comune il 17 febbraio scorso, non ha ancora avuto nessuna risposta (attualmente la raccolta firma è aperta ed ha raggiunto quasi 3.000 sottoscrizioni). Tuttavia l’amministrazione ha previsto ben sei incontri nei prossimi giorni per discutere con i cittadini di alcuni punti che destano maggior sospetto: il nodo del traffico e la tipologia di rifiuti, per esempio. Ma i cittadini non ci stanno”.
Il nascente comitato, infatti, ritiene inutile “spendere ulteriori fondi per incontri, dopo quelli spesi per l’iniziativa della Tozzana, che sarebbe stato opportuno fare molto tempo prima. Meglio sarebbe che l’amministrazione lavorasse seriamente alla ricerca di un sito alternativo e adatto alla realizzazione di un isola ecologica”.
Il nascente comitato ribadisce, infatti, “l’apprezzamento per il progetto in sé, ma allo stesso tempo ritiene fermamente che l’area multifunzionale debba essere collocata in una zona periferica della città”.
Se il progetto proseguirà con quella localizzazione “esiste un accordo tra i cittadini in merito alla possibilità di procedere con un ricorso al Tar”.
I cittadini, inoltre, ritengono “che il modo di fare dell’amministrazione in occasione dell’incontro di giovedì scorso, sia stato poco rispettoso dei presenti, poiché sindaco e assessore hanno puntualmente ribadito concetti opposti rispetto a quanto approvato in sede di consiglio comunale e pertanto riportato nel progetto. Primo fra tutti la riduzione dei cassonetti. Non regge la tesi di supporto presentata, e cioè la convenzione di Atersir con il Comune di Imola. I residenti della Pedagna richiedono ancora una volta che i fondi vengano stanziati per migliorare il servizio di raccolta rifiuti attraverso i cassonetti già esistenti, e soprattutto attraverso un loro miglioramento in termini di numero, disponibilità, funzionamento e raccolta. Non convince neanche la tesi per la quale un progetto nato nel 2015 e poi finito nel cassetto possa essere adatto agli obiettivi e allo scenario del 2022”.
Clima caldo come al solito sui temi che riguardano i rifiuti, non è certo la prima volta e l’impressione è che non sarà nemmeno l’ultima.