Imola. La delibera approvata in fretta dalla Giunta comunale di Imola, che contiene alcune modifiche al progetto originale dell’isola ecologica, che dovrebbe sorgere in via Montericco, più che tranquillizzare fa infuriare i cittadini.
In effetti nella delibera si parla di diverse questioni, ma rimane fuori l’ipotesi di spostamento della struttura.
Durissimo il comunicato di commento di “No Montericco”: “Da residenti del quartiere Montericco in Pedagna rimaniamo sconcertati dal comportamento di questa Giunta che, pur di portare a casa i fondi del Pnrr, approva qualsiasi cosa senza tenere conto dell’impegno preso pubblicamente e direttamente con i cittadini, oltre che con i firmatari della petizione popolare ovvero la possibilità di prendere in considerazione un luogo diverso dove poter edificare l’isola ecologica”.
Un rapporto istituzioni/cittadini che si va deteriorando, considerato del tipo “sudditanza al sovrano”. “Metodi della vecchia politica! Ma da un giovane ed inesperto sindaco ci si aspettava soluzioni partecipate ed innovative. Non è difficile immaginare il finale degli incontri previsti alla Tozzona nelle prossime settimane con l’ulteriore dispendio di fondi pubblici”.
In merito alle questioni. Il traffico che si formerà all’indomani dell’apertura dell’area multifunzionale è “risolto in modo del tutto inadeguato, ma in linea con quanto già annunciato durante l’incontro pubblico, senza prendere in considerazione le evidenti perplessità mosse dai cittadini. La soluzione dell’amministrazione è quella di creare traffico nelle ore in cui non ce n’è, con rispettivo aumento di emissioni di Co2, in barba alle riduzioni dell’inquinamento tanto conclamate e sbandierate ai quattro venti. Obiettivi in linea nel 2015 ma sicuramente non nel 2025, anno di realizzazione del progetto”.
Nello stesso tempo “appare di dubbia genuinità anche l’aumento ‘moderato’ dei mezzi pesanti a tre assi dalle attuali zero unità a due, come dichiarato del sindaco, in un’area dichiarata residenziale e di intensa attività umana. Sembrerebbe che in futuro, anziché favorire soluzioni realmente sostenibili, la Giunta comunale intenda fare digerire la transizione ecologica utilizzando il mezzo ciclabile per il conferimento dei rifiuti… come se i cittadini vivessero solo in funzione di questo”.
Infine sui rifiuti conferibili “ove attualmente l’unica certezza è che la confusione ‘regna sovrana’. La domanda che ci poniamo è: se dobbiamo spendere 1,8 milioni di euro per finanziare una scatola che sto svuotando, non converrebbe realizzarlo completa da un’altra parte?”.