Imola. “Il “Lume a Marzoè un’antichissima festa del territorio imolese romagnolo , che si vuole mantenere in vita e trasmettere alle nuove generazioni”. I grandi fuochi propiziatori che illuminavano campagne e colline erano il retaggio dell’antica tradizione dell’età romana dei fuochi di marzo (in dialetto ‘lom a merz’), un rito magico e simbolico per propiziarsi le forze della natura in vista dell’arrivo della primavera e quindi del risveglio della terra.

I “Lom a merz” venivano fatti con i sarment, le potature delle viti e i contadini cantavano e ballavano; i bambini correvano intorno al fuoco giocando e intonando canti benauguranti. Negli anni del Dopoguerra la tradizione stava spegnendosi, quando la Ca’d’Iomla della Società del Passatore decise di proporre questa festa in città, nella piazza principale di Imola. Fu un’idea brillante che rinnovava una tradizione e la trasmetteva a chi non aveva più radici contadine. Sono passati 42 anni, il Lom a Merz di Imola continua ad illuminare la nostra città e a trovare tanti imitatori”.

Con il sostegno del Comune di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, di RE.MA.IND, del Forno Savelli, sabato 19 marzo 2022 in piazza Matteotti, dalle 17, si potrà degustare il Brulè con vino D.O.C. e la tipica Pié fritta di Fontanelice.

Il ricavato delle offerte per la degustazione dei vini andrà al progetto di solidarietà NO SPRECHI .La manifestazione sarà allietata nel pomeriggio, dalle 17., dalle musiche e racconti in dialetto romagnolo con “I Balconi”.

Nella serata dopo l’accensione del “lom”, alle 20, grande spettacolo musicale con Gli Taliani.

La dolce Ciambella di Imola per tutti sarà offerta dal forno Savelli di Imola. Ci sarà una fiaccolata stracittadina dei pattinatori e podisti imolesi per accendere il grande falò.