È’ una data che fin troppo spesso passa sotto silenzio, in sordina. A volte del tutto dimenticata. Eppure, senza tema di smentita, si tratta di un anniversario che dovrebbe essere ricordato e, perché no festeggiato, come una delle ricorrenze che hanno segnato profondamente la vita di tutti noi. Una data che segna l’inizio di una nuova dimensione della vita di tutti noi, una dimensione di vera qualità a livello universale.

Prima di quel giorno fatidico tutto il sapere dell’uomo veniva tramandato a voce, sull’esperienza condivisa o, davvero per pochi, a mezzo di scritti rarissimi da trovare, costosissimi da acquistare (quando possibile) e per lo più racchiusi dentro ambiti severi a disposizione di un numero limitatissimo di eletti.

Johannes Gutenberg

Il 22 marzo 1457, un certo signor Johannes Gutenberg, dopo oltre un anno e mezzo di duro lavoro tra opere di incisione, fusione e studi di fattibilità, vide realizzarsi il prodotto del suo ingegno, della sua volontà e lavoro: nacque quel giorno la prima edizione della Bibbia stampata su caratteri mobili. Centocinquanta copie: un lavoro destinato a segnare il destino dell’uomo, la qualità della sua vita, l’evoluzione del suo sapere finalmente alla portata di molti, se non di tutti.

Quasi per magia, il sapere assunse ad una nuova forma di esistenza, poté raggiungere uomini e luoghi nei quali fino al giorno prima tutto era negato. Uomini di scienza e di varia cultura poterono venire in possesso di documentazioni, studi, manuali operativi, resoconti di scoperte e tanto altro che fino ad allora sarebbero risultati costosissimi se non impossibili da raggiungere.

La Bibbia di Gutenberg (foto di Raul654 da Wikipedia)

Il moltiplicarsi delle possibilità di disporre di nuovi studi, esperienze e scoperte iniziò a rendere il cammino dell’uomo molto più facile e veloce. Finalmente l’accesso alla cultura, al sapere, alla lettura di parole di altri era finalmente a disposizione di molti se non di tutti. La conoscenza, bene supremo al quale l’uomo deve aspirare, poteva assumere dimensioni a livello di vera diffusione.

Oggi, il libro è alla portata se non di tutti, di davvero molti e ha assunto, la dimensione della quotidianità e ne facciamo uso quasi senza renderci conto del valore che hanno tutti quei piccoli segni, generalmente neri su fondo bianco: hanno assunto l’aspetto della quotidianità.

La scrittura su supporto elettronico, scoperta non poi troppo attempata, sta lentamente scalzando il carattere tipografico mobile impresso, a base di inchiostro, su materiale cartaceo: più pratico, veloce, a disposizione di tutti e, soprattutto, di diffusione estremamente facile e veloce. Per non parlare del risparmio della carta, bene che sta assumendo nuovi connotati e valori.

Ciò che non verrà mai sostituito è il profumo inconfondibile delle biblioteche, delle sale di lettura, delle librerie: non manco mai di avvertirlo e di goderne quando varco certe soglie.

Grazie quindi Signor Gutenberg. Davvero grazie.

(Mauro Magnani)