Ecco i consigli di lettura primaverili da parte della libreria Atlantide di Castel San Pietro Terme.

Javier Marias, Tomas Nevinson, Einaudi (traduzione di Maria Nicola)

La scheda del libro

Tomás Nevinson, marito di Berta Isla (protagonista dell’omonimo libro dell’autore, libro dell’anno nel 2018 per l’inserto La Lettura de Il corriere della sera), tornato finalmente nella Madrid che lo ha visto per lunghissimi periodi assente, lontano e sconosciuto marito di una donna che ha continuato ad accettarlo, cede alla tentazione di tornare nei servizi segreti dopo esserne uscito: gli viene proposto di andare in una città del nord-ovest della Spagna per identificare una persona che dieci anni prima aveva preso parte ad alcuni attentati dell’Ira e dell’Eta. Profonda riflessione sui limiti di ciò che è lecito fare, per il trionfo del “bene” … Un grande romanzo, costruito e scritto con grande maestria, da un autore che è forse il migliore che la Spagna possa vantare in questo momento!

L’autore

Javier Marías è nato a Madrid nel 1951. Della sua opera Einaudi ha pubblicato Domani nella battaglia pensa a me, Tutte le anime, Un cuore cosí bianco, L’uomo sentimentale, Nera schiena del tempo, Malanimo, Quand’ero mortale, Selvaggi e sentimentali, Vite scritte, Traversare l’orizzonte, Interpreti di vite, la trilogia de Il tuo volto domani (Febbre e lancia, Ballo e sogno e Veleno e ombra e addio), Gli innamoramenti, I territori del lupo (suo primo romanzo, pubblicato originariamente nel 1971), Il secolo (pubblicato originariamente in Spagna nel 1983 e uscito per la prima volta in traduzione italiana nel 2013), Mentre le donne dormono, Così ha inizio il male, Berta Isla (nominato Libro dell’anno anche da «El País»), Tutti i racconti.

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Marco Peano, Morsi, Bompiani

Un romanzo lucido e terribile, che si misura con i grandi temi – l’ignoto e il sovrannaturale, la paura, la crescita –. Una storia sulla fatica di “cavarsela” in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo, e sulla forza di resistenza dei più giovani.

La scheda del libro

Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant’anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano “l’incidente”: la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po’ alla volta si svuota per via delle feste e dell’incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l’incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos’è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere?

L’autore

Marco Peano è nato a Torino nel 1979, ed è editor di narrativa italiana per la casa editrice Einaudi. Ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo, L’invenzione della madre (minimum fax), un successo di critica e di pubblico, Premio Volponi opera prima e Premio Libro dell’anno di Fahrenheit.

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Osvaldo Soriano, L’ora senz’ombra, Sur (traduzione di Glauco Felici)

Ultimo libro di un sorprendente narratore. I ricordi personali, il suo Paese, un romanzo on the road popolato da personaggi che non dimenticherete!

La scheda del libro

Uno scrittore si mette al volante di una vecchia Ford Torino e viaggia nella provincia raccogliendo materiale per la Guida alle passioni argentine che gli è stata commissionata. Scrive ovunque e senza sosta, ma la storia che prende forma sulla pagina è sempre meno un resoconto di viaggio e sempre più l’occasione per riannodare i fili del passato e ritrovare le proprie origini: insegue con la mente il ricordo della madre Laura – che da ragazza sognava Hollywood ma finì per scappare con un droghiere di Mendoza – mentre è sulle tracce del padre Ernesto, in fuga dall’ospedale dov’era ricoverato come malato terminale. Lungo la strada incontrerà una carrellata di personaggi indimenticabili: un maniacale collezionista di sorpresine degli ovetti Kinder, un prete megalomane con due valigie piene di soldi nel bagagliaio, una vecchia prostituta che manda lettere a sé stessa, un attore di teatro alcolizzato che causerà un disastroso incendio… Alla fine lo scrittore perderà tutto (occhiali, soldi, computer, automobile, perfino il libro che sta scrivendo) ma si renderà conto di aver raccontato un’altra storia: quella che abbiamo appena finito di leggere.

Con una prosa diretta e cristallina che mescola humour e tenerezza a una struggente malinconia, L’ora senz’ombra è forse l’opera più compiuta di Osvaldo Soriano. Ricordi personali e riflessioni sulla scrittura trovano spazio nel racconto di un road trip trascinante, onirico e commovente, confermando l’autore argentino come uno dei più grandi della sua generazione.

L’autore

Osvaldo Soriano (1943-1997) è stato uno degli scrittori argentini più amati e tradotti della sua generazione. Iniziò la carriera come giornalista sportivo (tra le altre collaborazioni, ha scritto di calcio per il manifesto) ma nel 1976 fu costretto a lasciare l’Argentina per motivi politici e si trasferì a Parigi, dove cominciò a scrivere narrativa. Tra le sue opere, il celebre Triste, solitario y final e Artisti, pazzi e criminali.

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Juan Gómez-Jurado, Lupa nera, Fazi (yraduzione di Elisa Tramontin)

Restare viva non è mai stato tanto difficile. Dopo Regina Rossa, che ha incoronato Antonia Scott come la nuova protagonista assoluta del thriller spagnolo, il secondo capitolo della trilogia bestseller di Juan Gómez-Jurado.

La scheda del libro

Antonia Scott e Jon Gutiérrez sono ancora alla ricerca di Sandra Fajardo, quando Mentor li convoca per un altro caso al momento più pressante. Si tratta della scomparsa di Lola Moreno, moglie di Yuri Voronin, tesoriere di un clan mafioso che opera nella zona di Malaga. Lola Moreno è svanita nel nulla da quando, in un centro commerciale, qualcuno ha cercato di ucciderla. Nel frattempo, il marito Yuri veniva brutalmente trucidato nella loro villa. Ma Jon e Antonia non sono i soli a cercare Lola. È a questo punto che entra in scena l’ineffabile donna russa che risponde al nome di Čërnaja Volčica: la Lupa Nera, pericolosissima sicaria al soldo dei mafiosi. Dai paesaggi assolati dell’Andalusia, fino agli scenari innevati della sierra, Antonia Scott, sempre alle prese con i suoi demoni, dovrà affrontare una temibile nemica. Nel frattempo, il signor White e Sandra Fajardo non si sono certo dimenticati di lei…

L’autore

Juan Gómez-Jurado. Nato a Madrid nel 1977, è un giornalista e un romanziere tradotto in quaranta lingue. La trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco ha avuto un successo clamoroso – ha ormai superato i due milioni di copie vendute – e l’ha consacrato come l’autore di thriller spagnolo più venduto di sempre, nonché come uno dei massimi esponenti del genere a livello internazionale.

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William Dalrymple, Anarchia, Adelphi (traduzione di Svevo D’Onofrio)

Un libro fondamentale per capire quanto accaduto nell’Estremo Oriente nei secoli passati, con l’ascesa inarrestabile della Compagnia delle Indie Orientali, ricostruendone la vicenda a partire da documenti originali e fonti bibliografiche inusitate e rare – e mostrando a quali estremi è potuto arrivare in passato il dominio incontrollato di una gigantesca corporation. Già, perché a conquistare l’India, che negli anni migliori dell’Impero Moghul estendeva il suo dominio dall’Afghanistan al Bangladesh, non fu l’Inghilterra ma una società pericolosamente non regolamentata, basata inizialmente in un piccolo ufficio di sole cinque finestre a Londra.  Il tutto reso con il piglio sicuro di un eccellente narratore, lo storico William Dalrymple, esperto di quell’area geografica.

La scheda del libro

È ormai chiaro che lo strapotere delle grandi multinazionali, capace di condizionare la vita politica, le scelte economiche, i flussi informativi, costituisce un rischio per le odierne democrazie liberali. Ma il fenomeno è tutt’altro che nuovo. Circa quattrocento anni fa un’audace start-up londinese, dal suo piccolo ufficio nel cuore della City, si lanciò, letteralmente, alla conquista del mondo. La Compagnia Britannica delle Indie Orientali, una delle prime Società per Azioni, avviò l’attività con trentacinque dipendenti e una patente regia che le consentiva di «muovere guerra». Duecento anni più tardi, gli immensi profitti del commercio con le Indie – e un uso spregiudicato della forza e della diplomazia – l’avevano resa più ricca, potente e bellicosa della nazione in cui era nata: disponeva di uno dei più grandi e moderni eserciti permanenti al mondo, e controllava sconfinati territori, governati al di fuori di ogni legittimazione democratica e costituzionale. Inevitabilmente, il suo potere si insinuò anche in patria, rischiando di minarne gli ancor giovani princìpi democratici con la corruzione, i conflitti di interesse, il traffico di influenze. William Dalrymple ci racconta in questo libro l’ascesa inarrestabile della Compagnia delle Indie Orientali, ricostruendone la vicenda a partire da documenti originali e fonti bibliografiche inusitate e rare – e mostrando a quali estremi è potuto arrivare in passato il dominio incontrollato di una gigantesca corporation.

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