Con questo articolo inizia la collaborazione di Virginio Merola con il nostro giornale. Ogni venerdì l’autore, già Sindaco della Città metropolitana e di Bologna, rileggerà le notizie che interessano la nostra comunità, per riflettere sulla loro rilevanza e sulla loro fattibilità concreta.
A proposito delle nuove Terme di Alto Reno
È di pochi giorni fa la prima inaugurazione delle nuove Terme di Alto Reno Terme. Riprendo questa notizia per riflettere su come portare avanti le iniziative per uno sviluppo sostenibile del nostro Appennino, cosa di cui mi sono occupato come sindaco della Città Metropolitana. Una prima chiave di intervento, oggi molto attuale per l’occasione dei fondi del Pnrr, è quello della centralità dei finanziamenti a sostegno delle aree interne e/o periferiche del nostro Paese. Non solo per l’entità delle risorse necessarie, ma anche per le modalità di attribuzione delle stesse.
Per la vicenda delle Terme ricordo, infatti, che è stato importante prendere contatto con l’Inail, che non poteva per legge destinare risorse proprie alle attività termali, e condividere l’idea di un emendamento legislativo che permettesse invece questa possibilità all’Istituto, cosa peraltro coerente con le finalità di un ente assicurativo per le malattie e gli infortuni professionali.
Conferma la necessità di un adeguato utilizzo di risorse nazionali la recente decisione di attribuire 20 milioni di euro per il rilancio dell’area di Campolo e della Rocchetta Mattei, piccoli grandi gioielli del nostro paesaggio montano per il loro interesse culturale e turistico.
I fondi del Pnrr sono importanti, la loro attuazione può essere decisiva in particolare per colmare la frattura e la disuguaglianza tra le diverse aree territoriali e i loro abitanti. Altrettanto importante è perciò l’attenzione alle modalità di attuazione e la capacità di prevenire e rimuovere gli ostacoli normativi e burocratici che l’assetto e il funzionamento centrale possono avere sull’efficacia degli interventi. Posso testimoniare, infatti, per diretta esperienza amministrativa, quanto il mancato raccordo tra attività nazionali e locali abbia pesato e pesi sull’effettiva autonomia locale e la fattibilità concreta degli interventi pubblici.
(Virginio Merola, presidente dell’Istituto Parri dell’Emilia Romagna)