Un Borgo antico, molto bello, circondato dalle montagne, è Asolo, 8952 abitanti, paese turistico che si snoda tra il Borgo delle donne e il castello della Regina Caterina Cornaro, con tante belle cose da vedere. E’ la cittadina dove vive il prof. Paolo Malaguti, docente del Liceo scientifico di Bassano del Grappa. Dove vive o, forse, dovremmo dire dove cerca di viverci in quanto, ad esempio, quest’anno iniziato da pochi mesi, sarà in giro per l’Italia, quasi tutti i giorni.
Un marzo e un aprile densi di appuntamenti. Ah già ancora non l’abbiamo detto, il professore di cui parliamo è anche un noto scrittore: romanzi vari, saggi sulla lingua dialettale veneta, soprattutto romanzi storici, in tutto già una decina. I suoi libri sono molto apprezzati da lettori veneti e non. Cerchiamo di farlo conoscere anche a Castel S. Pietro Terme dove l’ 8 aprile, ore 18, alla libreria Atlantide presenta, intervistato dallo scrittore di Medicina Corrado Peli, il suo ultimo libro “Il Moro della cima” (editore Einaudi).
Prof. Malaguti, lei insegnante di professione, come è arrivato a scrivere libri?
“E’ stata una casualità partita dalla scrittura di un racconto fatto leggere ad un amico al quale piacque molto e seguendo il suo invito a spedirlo a un editore il passo è stato abbastanza breve”.
E dopo ?
“Beh dopo, visto il successo ottenuto, riconosciuta la mia passione per la scrittura, ho continuato su questa strada e devo dire finora molto soddisfacente. L’accoglienza che mi viene riservata ovunque alle presentazioni mi consente di continuare a scrivere”.
“Il Moro della cima” è il suo ultimo libro, ce ne vuole parlare?
“Agostino Faccin, che tutti chiamano il Moro, la felicità la scopre da ragazzo, tra le montagne di casa, nell’esatto momento in cui capisce che più sale di quota e più il mondo gli assomiglia. Quando gli propongono di diventare il guardiano del nuovo rifugio sul monte Grappa, non ci pensa su due volte. Ma la Storia non ha intenzione di lasciarlo in pace, la Grande Guerra è alle porte, e quella vetta isolata dal mondo diventerà proprio la linea del fronte. Si tratta di un libro storico, ambientazione che prediligo, dove la Cima è quella del Monte Grappa. In quel luogo il Moro trova tutto il suo mondo ma vi passerà purtroppo anche il fronte della guerra 1915/18, e si ritroverà subito dopo, ad onorare i caduti, troppi, da formare un cimitero a cielo aperto”.
Paolo Malaguti ci porta di nuovo a conoscenza di una nostra grande storia e, nonostante tutto, ci fa respirare la vera libertà. Ecco un bellissimo brano del suo nuovo libro: “Soprattutto all’alba, quando a luce è più morbida e la pianura si svela più ampia, allora viene liscio credere che la vita possa davvero essere così, giornate di sole e pascoli verdi”.
Purtroppo per il poco tempo a disposizione le domande sono state troppo poche, ma il suo viso e gli occhi esprimono tanta serenità e la tranquillità che sprigionano “gli uomini di montagna”, lasciando intuire tutto il loro amore per le cime più alte e per la nostra Storia. E’ molto bello comunque lasciarsi immergere in un contesto storico e ambientalistico poco conosciuto dai più e lasciarsi cullare dagli elementi naturalistici, fino a percepire la sensazione di libertà descritta da Paolo Malaguti.
(Lina Cremonini)