Imola. È pienamente operativo nell’Istituto di Montecatone, da alcune settimane, l’ambulatorio di alta specialità, struttura creata per trattare casi particolarmente complessi esaminati dal gruppo interaziendale e multidisciplinare attivo nei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (fisiatri, neurofisiologi, ortopedici, neurochirurghi e anestesisti) afferenti a diverse istituzioni: Montecatone R.I., AUSL Bologna e AUSL Imola – grazie alla collaborazione con Luca Gaiani dell’equipe ortopedica di Carlo Impallomeni e responsabile del Programma Aziendale di Chirurgia Funzionale, IRCCS Neuroscienze.
“Particolare attenzione va rivolta alle gravi cerebrolesioni acquisite – spiega Pamela Salucci, direttore delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite – allo stroke e alle mielolesioni. I severi secondarismi muscolo-scheletrici conseguenti alla condizione di grave ipertono muscolare e deficit motorio/posturale da causa neurologica e le paraosteoartropatie, sono esempi di tali esiti e spesso causa primaria di limitazione funzionale e di disabilità che compromettono grandemente il risultato del processo riabilitativo globale. Pertanto, le attività di prevenzione/trattamento sono una priorità per un migliore recupero funzionale. In questi ambiti – aggiunge Salucci – va segnalata, oltre a quella con le strutture già citate, la collaborazione con quelle afferenti il consorzio Colibrì (O.P.A. Santa Viola e Villa Bellombra) che di dette patologie hanno elaborato PDTA interaziendali per condividere le attività di diagnosi e cura”.
Il percorso prevede la presa in carico globale del paziente e della sua problematica di salute: dalla diagnosi, all’intervento chirurgico, al trattamento riabilitativo per il suo reinserimento sociale il più rapido e completo possibile. Dalla visita multi-specialistica, infatti, può emergere la necessità di eseguire indagini diagnostiche più approfondite come elettromiografia/
Il percorso terapeutico chirurgico viene eseguito nella sala chirurgica a Montecatone per interventi ortopedici caratterizzati da minore invasività (rimozione mezzi di sintesi interni ed esterni, correzione di deformità acquisite del piede e dell’avampiede, pulizia articolare piccole articolazioni, allungamenti e trasposizioni tendinee) o, nel caso di interventi di complessità maggiore, nella sala operatoria di Ortopedia dell’ospedale di Imola.
“La possibilità di eseguire interventi in Istituto – aggiunge Salucci – offre il grande vantaggio di evitare impegnativi trasferimenti ai pazienti e la possibilità di avviare, nell’immediato post-operatorio, il trattamento riabilitativo individualizzato ivi compresa la possibilità di studiare e/o modificare eventuali ausili/ortesi portandoli precocemente al cammino”.