Spett. redazione,
utilizzo giornalmente la Nuova San Carlo, così come la Trasversale di pianura e le tangenziali di Budrio e Granarolo.
La Trasversale inizia come continuazione della tangenziale di San Giovanni in Persiceto. La strada, dirigendosi ad est, passa Sala Bolognese, attraversato il Reno, passa nei comuni di Argelato (Funo), Bentivoglio – qui interseca l’autostrada Bologna – Padova al casello di Bologna Interporto. La strada poi passa nei comuni di Granarolo dell’Emilia, Budrio e Medicina e, dopo quest’ultimo abitato, termina e si innesta sulla San Vitale.

Nell’ultimo decennio sono state costruite le tangenziali di Granarolo e di Budrio e la nuova San Carlo con l’intento, raggiunto, di dirottare il traffico al di fuori dai centri cittadini.

Il congiungimento e l’intersezione delle nuove strade con la trasversale di pianura e l’apertura sulla stessa nel 2017 del nuovo tratto Granarolo – Budrio ha creato un opportunità viaria importante.

Ed è proprio dal 2017 che il traffico sulle strade in oggetto è cresciuto percentualmente a 2 cifre perché:
1) con la Nuova San Carlo tramite la Trasversale è possibile andare da Castel San Pietro a San Giovanni in Persiceto. In questa tratta si intersecano i due caselli di Castel San Pietro sulla A14 e quello dell’Interporto sulla A13. Questo nuovo lungo tratto di strada è diventato un alternativa gratuita, senza pedaggi, all’autostrada non solo quando ci sono incidenti tra i due caselli autostradali, ma anche quando ci sono code nell’imbuto autostradale di Bologna, quindi anche nei week end.

2) con le nuove tangenziali di Budrio, Granarolo e con la Nuova San Carlo ė possibile raggiungere la San Vitale, Bologna est e Bologna nord arrivando da est con la trasversale.

Tutte le strade in oggetto sono gratuite e a scorrimento veloce e collegate tra loro, particolari che le rendono appetibili dai conducenti, anche perché tutte queste nuove strade non hanno nessun rilevatore di velocità! Quindi raramente i limiti di velocità vengono rispettati e le infrazioni non sono punite. Stessa cosa per i tantissimi sorpassi effettuati quando è vietato.

Il mancato rispetto dei limiti di velocità, abbinato ai lunghi tratti rialzati di queste strade con rarissimi muri antirumore, ha stravolto il mondo silenzioso e rurale circostante con un inquinamento acustico notevole.

Il traffico in costante aumento ha già compromesso l’asfalto sulla Nuova San Carlo oltre a quello di gran parte della Trasversale di pianura.

Un traffico che ormai tutti definiscono autostradale e che passa per via Olmo!

Via Olmo tra Budrio e Villafontana è il tratto incompiuto da oltre 50 anni della Trasversale di pianura. E’ una strada rurale lunga 5 km, con 3 ponti con dosso nella campagna bolognese. E’ strutturalmente inadeguata al traffico intenso e pesante con caratteristiche poco invidiabili:

I due semafori in via Olmo vengono disattesi da molti conducenti che passano con il rosso, in quanto pensano che dall’altra parte il verde non scatterà subito. E’ un violazione grave del codice della strada.

I divieti di velocità in via Olmo (30 km, 50 km, 70 km) sono disattesi con velocità quasi doppie a quelle consentite ed anche in questa strada non ci sono rilevatori di velocità!

Inoltre in via Olmo c’è una strettoia sopra al canale di bonifica Rio Acquarolo che non ha nessun margine di sicurezza per il passaggio di due camion contemporaneamente, né al centro né ai lati della strada in quanto ci sono 2 barriere metalliche.

Il passaggio anche di uno solo camion sul ponte Quaderna non lascia margini di sicurezza ad altri veicoli.

I 3 ponti sono adeguati al passaggio dei camion? C’è un rischio di crollo? Se esiste un possibile pericolo provocato dal passaggio dei camion in attesa di nuovi lavori questi potrebbero e dovrebbero essere dirottati sulla via S.Vitale che ha corsie più larghe e sicure e con rilevatori di velocità.

Invece che aspettare le iniziative degli amministratori locali o dei gestori delle strade non sarebbe meglio che la Regione Emilia Romagna convocasse una riunione con la presenza di tutti i sindaci dei comuni attraversati da queste strade insieme ai gestori delle autostrade A14 e A13 e dell’Anas per prendere dei provvedimenti immediati considerando la viabilità nell’insieme e darsi un progetto, un fine?

I 2 caselli di Castel San Pietro ed Interporto dovrebbero e potrebbero ritornare ad essere un punto di riferimento importante in entrata e non in uscita perché le autostrade hanno corsie di scorrimento veloci, sono dotate di corsie di emergenza e impianti per la richiesta di soccorso, elementi importanti che le altre strade non hanno.

In ogni caso le regole del codice della strada devono essere rispettate.

Nel caso in cui via Olmo venisse dotata di nuovi ponti e una carreggiata non pericolosa è probabile che il traffico aumenterebbe ancora in quanto avremmo una strada veloce, gratuita, più breve e con pochissimi controlli tra Castel San Pietro e Bologna Interporto.

In attesa di questi lavori si potrebbero intanto:
– installare molti rilevatori di velocità nelle strade in oggetto in particolare nella Nuova San Carlo e via Olmo;

– abbassare i limiti di velocità per i camion a non più di 50 km orari e fare rispettare gli attuali limiti da parte di tutti gli altri con controlli fissi e mobili usufruendo di tutti i mezzi, apparati e tecnologia disponibili;

– installare 2 semafori con radar in via Olmo – ponte Gaiana;

– aprire 2 nuovi caselli autostradali automatizzati uno a Ozzano e l’altro tra Bologna e Interporto per fare anche defluire il traffico quando ci sono incidenti e code sulla A14 e A13.

Si sente l’esigenza di una strada parallela nei due sensi di marcia accanto alla A14 fino a Castel San Pietro, che ora esiste solo tra S. Lazzaro e Ozzano in direzione est.

Se l’obiettivo originario della Trasversale era quello di nuovi insediamenti commerciali, industriali e artigianali tutto ciò si è invece realizzato vicino all’uscita del casello di Castel San Pietro.

Una nuova Olmo completerebbe una via di comunicazione che tra Budrio e Medicina sarebbe raggiungibile in 20 minuti da molti comuni della provincia e dalla stessa Bologna, l’idea di costruirci qualcosa darebbe un senso ad investimenti costati milioni di euro.

Alcune delle iniziative possibili sopraindicate hanno un tempo di realizzazione 2022-2050.

In Francia e in Germania al di fuori dei centri storici costruiscono strade simili solo insieme a nuovi poli scolastici, universitari e ospedalieri integrati nel silenzio della natura e delle zone rurali.

(Marco Ranuzzi)