Approvato nella serata del 2 maggio il nuovo decreto Aiuti finalizzato al sostegno delle famiglie, in particolare le più deboli, e delle imprese.

Un provvedimento molto articolato che si estende in molte aree. “Approviamo numerose liberalizzazioni, importanti riforme nel settore delle energie rinnovabili – ha affermato il Premier Mario Draghi nella conferenza stampa che è seguita al Consiglio dei ministri -. Queste riforme, queste liberalizzazioni o semplificazioni ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti, nelle rinnovabili che contribuiranno sicuramente a renderci più indipendenti dal gas russo”.

“Le misure di oggi affrontano prima di tutto il problema del carovita che penalizza la generalità dei cittadini, la loro situazione economica, e certamente può frenare la ripresa. Nel mese di aprile il tasso di inflazione è stato del 6,2%, leggero calo rispetto a marzo ma comunque ai livelli più alti degli ultimi 30 anni. Tenete presente che questa inflazione, questa accelerazione nei prezzi dipende in grandissima misura dei prezzi dell’energia. Se noi facciamo eccezione per questi, il tasso di inflazione è il 2,9%. Sempre alto, sempre più alto ma molto molto meno dei livelli che vediamo oggi. Cosa significa questo? Significa che queste sono delle situazioni temporanee e quindi vanno affrontate con strumenti eccezionali. Senza questa azione da parte del governo, queste situazioni temporanee finiscono per indebolire l’economia, aumentare la povertà e creare poi delle condizioni permanenti di debolezza economica, di povertà”, ha sottolineato il Premier.

I provvedimenti decisi il 2 maggio 14 miliardi, che si aggiungono ai 15,5 miliardi dei provvedimenti precedenti. Siamo quindi a un totale di circa 30 miliardi già spesi, circa 2 punti percentuali del prodotto interno lordo.

Le misure

Bonus 200 euro

Una novità, tra le misure più significative, del nuovo decreto è rappresentata da un bonus di 200 euro una tantum destinato a lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro per contribuire alle difficoltà connesse al caro prezzi.

Sarà destinato a circa 28 milioni di famiglie. Per i pensionati, verrà erogato dall’Inps quasi sicuramente a luglio. Per i lavoratori dipendenti, invece, verrà inserito in busta paga dai datori di lavoro tra giugno e luglio, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile. Gli autonomi potranno attingere da un apposito fondo che dovrà essere creato ad hoc.

La misura si aggiunge al taglio previsto per il 2022 dello 0,8% dell’aliquota previdenziale sui dipendenti pubblici che hanno una retribuzione sotto la stessa soglia, cioè fino a 35mila euro.

Bonus carburanti

Rinnovo per altri 2 mesi, quindi fino all’8 luglio 2022, del taglio delle accise su benzina, gasolio.
Lo sconto varrà anche per il metano, inizialmente tagliato fuori dalla misura, con le accise che vengono azzerate e l’Iva viene ridotta al 5%.

Lo sconto totale, quindi, continuerà a essere di circa 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel, considerando anche il risparmio sull’Iva, mentre per il metano sarà di circa 10,4 centesimi.

Bonus sociale

Prorogato per altri tre mesi il bonus sociale creato per aiutare le famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette dell’energia. Il beneficio viene esteso a luglio, agosto e settembre e interessa tutti i nuclei familiari con Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ai 12mila euro o non superiore ai 20mila per le famiglie con almeno 4 figli a carico. La misura sarà attuata da Arera e lo sconto verrà riconosciuto direttamente nelle bollette di coloro che rispettano i requisiti.

Credito d’imposta per imprese

– Credito di imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale (decreto-legge n. 21/2022): dal 20 al 25%;

– credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale (decreti-legge nn. 4 e 17/2022): dal 20 al 25%;

– credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (decreto-legge n. 21/2022): dal 12 al 15%.

– credito di imposta riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale: 10%.

Credito d’imposta per gli autotrasportatori

Per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.

Realizzazione di nuova capacità di rigassificazione

Al fine di potenziare la sicurezza energetica nazionale e diversificare le fonti di approvvigionamento, le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale e alla realizzazione di nuove unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, nonché le connesse infrastrutture, costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per la celere realizzazione di tali opere, oggetto di un procedimento unico attivabile su richiesta dei soggetti interessati alla realizzazione delle opere, saranno nominati uno o più Commissari straordinari di governo.

Produzione di energia e semplificazioni

Si individuano ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e vengono ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti. Vengono introdotte misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti. Sono previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.

Credito di imposta in materia di bonus edilizi

Interventi ammissibili: la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Misure per fronteggiare l’aumento dei prezzi materiali da costruzione

Per consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate e stimolare la partecipazione alle nuove gare, si introducono misure per fronteggiare il caro-materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Sono stanziati complessivamente 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.

Garanzie in favore delle imprese

Con riferimento alle imprese con sede in Italia, previa autorizzazione della Commissione europea, Sace può concedere, sino al 31 dicembre 2022, garanzie in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese che debbano fronteggiare esigenze di liquidità riconducibili alle conseguenze economiche negative derivanti dalla crisi ucraina, ivi compresa la necessità di aprire credito a supporto delle importazioni di materie prime o fattori di produzione la cui catena di approvvigionamento sia stata interrotta o abbia subito rincari.

È altresì disciplinato, con norma autoapplicativa, il sistema di garanzie concedibili da Sace a condizioni di mercato per supportare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione delle imprese.

Inoltre, sempre previa autorizzazione della Commissione europea, la garanzia del Fondo centrale di garanzia, nella misura massima del 90%, potrà essere concessa in relazione a finanziamenti che realizzino obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici.

Pmi agricole e della pesca e dell’acquacoltura

Previa autorizzazione della Commissione europea, potrà essere concessa la garanzia diretta dell’Ismea – Istituto di servizi per il Mercato agricolo alimentare pari al 100% dell’importo del finanziamento a beneficio delle PMI che abbiano registrato, nel 2022, un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime.

Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina

Sono stanziati 200 milioni di euro per il 2022 per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa dalla contrazione della domanda a seguito della crisi ucraina, abbiano registrato l’interruzione di contratti e progetti esistenti, siano state coinvolte nella crisi delle catene di approvvigionamento. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico saranno definite le modalità attuative della misura.

Rafforzamento dei crediti d’imposta

– Per investimenti in beni immateriali 4.0: l’aliquota del credito d’imposta previsto dalla legge n. 178/2020 è aumentata, sino 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni, dal 20 al 50%;

– per formazione 4.0: le aliquote del credito d’imposta previsto dalla legge n. 160/2019 per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50 al 70% (per le piccole imprese) e dal 40 al 50% (per le medie imprese);

– per il cinema: è potenziato il TAX credit sale cinematografiche: si modifica la misura del credito d’imposta e il suo ambito oggettivo di applicazione, sostituendo il vigente tetto massimo del 20% degli introiti derivanti dalla programmazione di opere audiovisive con il tetto massimo del 40% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche.

Rifinanziamento del Fondo Ipcei

E’ rifinanziato il Fondo Ipcei (Progetti di comune interesse europeo) a supporto di iniziative industriali strategiche.

Patti territoriali dell’alta formazione per le imprese

Al fine di promuovere l’interdisciplinarità dei corsi di studio e la formazione di profili professionali innovativi e altamente specializzati che possano soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle filiere produttive nazionali, le università possono promuovere “Patti territoriali per l’alta formazione per le imprese” con soggetti pubblici e privati e ricevere un contributo statale a titolo di co-finanziamento, in particolare al fine di colmare i divari territoriali. I Patti devono recare la puntuale indicazione di progetti volti, tra l’altro, a potenziare l’offerta formativa nelle materie Srem – Science, Technology, Engineering and Mathematics, integrate con altre discipline umanistiche e sociali.

Misure in favore di Regioni ed enti locali per il 2022

In ragione dell’aumento dei prezzi dell’energia, il livello del finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato è incrementato di 200 milioni di euro. Per garantire la continuità dei servizi erogati, i contributi già stanziati in favore degli enti locali dal decreto-legge n. 17/2022 sono integrati con 200 milioni di euro (170 milioni in favore dei comuni e 30 milioni in favore di province e città metropolitane).

Misure in favore di Province e Città metropolitane

Sono stanziati 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2024 destinati alle province, alle città metropolitane, alle regioni a statuto ordinario e ad alcune regioni a statuto speciale che hanno subito una riduzione del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT) o RC auto.

Misure in favore delle grandi città

Per rafforzare gli interventi del Pnrr, ai comuni con popolazione superiore a 800 mila abitanti sono riconosciuti contributi per un totale di 100 milioni di euro per il 2022, 200 milioni di euro per il 2023 e il 2024, 100 milioni di euro per il 2025.

Misure per il riequilibrio finanziario di Province, Città metropolitane e Comuni capoluogo di provincia

Sono stanziati 30 milioni di euro per il 2022 e 15 milioni di euro per il 2023 per favorire il riequilibrio finanziario delle province e delle città metropolitane in procedura di riequilibrio o in dissesto finanziario.

Accoglienza e supporto economico

Il Dipartimento della protezione civile è autorizzato ad incrementare le disponibilità delle forme di accoglienza diffusa delle persone provenienti dall’Ucraina per un massimo di ulteriori 15 mila unità, ad incrementare i destinatari delle forme di sostegno economico per un massimo di ulteriori 20 mila unità, ad integrare il contributo forfettario per l’accesso al Servizio sanitario nazionale in favore delle province autonome di Trento e Bolzano per un massimo di ulteriori 20 mila unità, a riconoscere ai Comuni che ospitano richiedenti il permesso di protezione temporanea un contributo una tantum per l’erogazione dei servizi sociali, nel limite di 40 milioni di euro per il 2022.

Misure a favore dei minori non accompagnati

Ai Comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina in conseguenza della crisi politica e militare in atto è riconosciuto il rimborso dei costi sostenuti sino ad un massimo ai 100 euro al giorno pro-capite. Si prevede a tal fine uno stanziamento di 58 milioni di euro per il 2022.

Conversione delle banconote ucraine

In attuazione della Raccomandazione (UE) del Consiglio del 19 aprile 2022, gli sfollati provenienti dall’Ucraina possono ottenere il cambio delle banconote denominate in “hryvnia” (“banconote ucraine”) in banconote denominate in euro.

Prestito all’Ucraina

Sono autorizzati uno o più prestiti a beneficio del Governo dell’Ucraina d’importo complessivo non superiore a 200 milioni di euro per supportare il funzionamento della pubblica amministrazione ucraina e nell’ottica di salvaguardarne la stabilità macroeconomica.