Imola. La Formula uno è passata, quel che resta sono i danni nel Parco Acque Minerali e zone limitrofe. Una carrellata di foto è stata scattata da Legambiente ImolaMedicina per testimoniare una situazione, alla quale qualcuno dovrà fare fronte. “Le immagini del Parco delle Acque Minerali, dichiarato di interesse storico artistico ai sensi degli artt.10, comma 1, e 12 del D.Lgsl 22 gennaio 2004 e sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Decreto Legislativo, sono eloquenti. Durante i tre giorni di gare del 22, 23 e 24 aprile, il Parco è stato danneggiato da migliaia di spettatori che hanno potuto strappare piante, rompere rami e cespugli che impedivano di vedere la pista, calpestare aiuole togliendo la vegetazione e compattando il terreno fangoso rendendolo inadatto a qualsiasi forma di vita, orinando ovunque e lasciando rifiuti di ogni genere”.
Si alimenta così la polemica sul fatto che il Parco sia considerato “un’area funzionale all’attività motoristica e pertanto a servizio dell’autodromo: bene pubblico di poco conto da sacrificare in favore degli appassionati dei motori, liberi di farne ciò che vogliono”.
Lontani i tempi in cui le Amministrazioni (fino ai primi anni 2000), in occasione della gara di F1, coinvolgevano le Guardie ecologiche “affidando loro il pattugliamento del perimetro del parco. Ciò al fine di evitare qualsiasi danno a tutela e salvaguardia di un bene pubblico vincolato”.
Ad alimentare la polemica anche le parole del sindaco di Imola, Marco Panieri, che nell’ambito all’inaugurazione di nuovi giochi per bambini ha affermato: “…dopo anni si torna a valorizzare come merita un polmone verde della nostra città…”. “Per completezza di informazione – aggiunge Legambiente – sarebbe bene informare i cittadini che appena ci si sposta dall’area giochi lo stato di abbandono del parco appare in tutta la sua evidenza e ancora di più oggi quando, grazie a questa Amministrazione poco interessata alla tutela del Parco e a prevenire atti di degrado, parti di esso sono gravemente danneggiate dagli appassionati dei motori accorsi per la F1. Questo non è valorizzare come merita un polmone verde della nostra città! Questo è degrado, inciviltà, diseducazione che trasmettiamo alle future generazioni”.
E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Imola, nella predisposizione del Pug (Piano urbanistico generale), aggiornerà anche il Piano di classificazione acustica comunale: “Ci auguriamo che la valorizzazione del Parco contempli anche una classe acustica più consona alla fruibilità del luogo rispetto a quella attuale. E’ indubbio che la classe IV abbia portato ad una penalizzazione della fruizione pubblica e della valorizzazione del Parco: il frequente rumore assordante autorizzato negli ultimi anni, non si concilia con la fruizione e valorizzazione del Parco delle Acque Minerali. Anche la Soprintendenza, con parere espresso l’11 maggio 2016, per le ragioni sopraesposte, invitò il Comune a rivedere la previsione acustica ritenuta eccessiva”, conclude Legambiente.