Imola. “Urgenze – Il futuro che ci resta” è il tema di un festival di teatro sociale e di comunità che si svolgerà domenica 29 e lunedì 30 maggio al teatro comunale dell’Osservanza e area verde adiacente, organizzato dal circolo Arci Estro, con il contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Imola.

Giunto alla sua seconda edizione, il festival nasce con l’idea di creare un evento che includa spettacoli, tavole rotonde e laboratori in teatro e all’aperto sul tema, appunto, delle “urgenze” rilevate sul territorio o comunque su temi legati alla comunità in una visione di futuro da costruire e ricostruire insieme.

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“Oggi una delle cose che più vacilla è l’idea di poter vedere un domani, fare un progetto di vita che ci possa soddisfare e far stare bene. E’ necessario, in un’ottica di comunità, ripartire tutti insieme, artisti, terzo settore, bambini e giovani, fasce più fragili, poter di nuovo progettare futuro, sopravvivere per resistere e portare avanti un progetto di vita”, affermano gli organizzatori .

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La novità del 2022 è la location che diventa il parco dell’Osservanza, in particolare l’area del teatro. “L’ obiettivo é far vivere un luogo che appartiene alla comunità , un luogo, il teatro che, come accadeva nell’antica Grecia diventa di nuovo punto di riferimento della comunità locale che può viverlo per due giorni interi”.

Oltre ad una programmazione di spettacoli di musica, teatro, danza ci saranno momenti di incontro sul tema del festival. “Il filo rosso che lega tutto è l’urgenza di rivivere il territorio di prossimità che ora, con le limitazioni, sembra così lontano. Attraverso percorsi performativi, riflessivi, di lettura e di poesia ci si riapproprierà del teatro e della sua magia. Si vuole restituire ai luoghi un nuovo significato condiviso con attività che permettano alle persone di socializzare in sicurezza ed uscire dalla solitudine e dall’incertezza che caratterizza questo momento. Il nostro obiettivo è proprio quello di mettere in relazione molti soggetti in un’ottica continua di scambio culturale, artistico, educativo, formativo. Uno scambio di esperienze, di storie da raccontare. Vorremmo poter sviluppare un’ottica partecipativa con al centro la persona nella sua totalità e in tutti i suoi aspetti, biologico, sociale, psicologico. Una comunità ecologica che si riconosce come parte di una comunità più ampia, solidale, dove si possa cambiare e crescere insieme”.

Un focus particolare, in questo centesimo anniversario, che incrocerà la programmazione del festival sarà sulla figura di Pier Paolo Pasolini, intellettuale ancora di grande attualità perfettamente in linea con lo spirito e il pensiero del festival.

Una sintesi del programma

DOMENICA 30 MAGGIO, ORE 10
Incontro con tre realtà del territorio, Compagnia Exit e gruppo di auto mutuo aiuto uditori di voci, Trama di Terre, Ca’ dal Vento. Brevi interviste o racconti di vita che andranno a creare dei Podcast. Progetto ideato dalla Compagnia Exit Aps.

DOMENICA 29 MAGGIO, ORE 11.30
“Il mondo nei miei occhi”. Spettacolo realizzato da bambini per i bambini. in un futuro dove il mondo è a pezzi, dei bambini cercano strategie per sopravvivere e ricostruire quello che è possibile. Cercano di evadere attraverso storie e sogni per creare il loro futuro.

DOMENICA 29 MAGGIO, ORE 18
“Nella notte e nell’abisso”. Spettacolo realizzato in collaborazione con il Centro per le famiglie del Comune di Imola all’interno del progetto Agorà con adolescenti da 11 a 17 anni.
Partendo dalla suggestiva morte di Edgar Allan Poe nasce un giallo gotico che incontra i gusti dei ragazzi e va ad indagare le dinamiche del cuore umano tra onestà, tradimenti e crudeltà.

DOMENICA 29 MAGGIO, ORE 21.15
“Tutto in una notte”. Tutti noi siamo alla ricerca di qualcosa. Per una serie di eventi la natura e l’universo portano i personaggi a saltare nel tempo alla ricerca di se stessi e delle persone che amano.

LUNEDI’ 30 MAGGIO, ORE 18
“Orizzonti”. Spettacolo realizzato in collaborazione con la comunità diurna Franca Ongaro Basaglia (Coop. Tragitti, Dsm/DP Asl di Imola. Oltrepassare i nostri confini per vedere nuovi orizzonti non è sempre facile ma con coraggio e sensibilità ciascuno può trovare il modo di superare i propri limiti e spostare i confini sempre più lontano.

LUNEDI’ 30 MAGGIO, ORE 21.15
“Quella voce nella caverna”. Realizzato dalla Compagnia Exit e inserito all’interno della rassegna Oltre la siepe 2022. Partendo dalla storia di Antigone ambientata nei primi anni ’70 ci sarà uno straordinario incontro con Pasolini. Operai , classi sociali e affetti personali sono ciò che lega questi due personaggi in una caverna che diventa, come per Platone, l’inganno della realtà.