Forlì. La Fondazione Opera don Pippo Onlus di Forlì, in collaborazione con la cooperativa sociale Seacoop di Imola, lancia a Forlì il progetto “Pollaio sociale”, un’occasione per partecipare attivamente a un percorso di approfondimento sulle tematiche della salvaguardia dell’ambiente, del benessere degli animali da allevamento e dei vantaggi nutrizionali del consumo di uova fresche prodotte con metodi di allevamento che privilegiano il rispetto della natura.
Il progetto “Pollaio Sociale” è stato ideato e realizzato dalla cooperativa sociale Seacoop di Imola al centro “La Tartaruga” di Toscanella di Dozza, per offrire a quanti lo desiderano un’occasione di partecipare attivamente ad un percorso di consapevolezza sulle tematiche della salvaguardia dell’ambiente, del benessere degli animali da allevamento e dei vantaggi nutrizionali del consumo di uova fresche prodotte con metodi che privilegiano la natura ed il rispetto per la medesima.
Ora l’esperienza viene replicata a Forlì. Chiunque vorrà, potrà adottare una gallina ovaiola curata dai ragazzi dell’Opera don Pippo con rispetto e amore: penseranno loro a tutto, dall’accudire gli animali alla loro alimentazione, mentre che aderirà dovrà solo passare dalla Fondazione per ritirare la confezione di uova fresche e sane.
Il progetto ha lo scopo di far avvicinare i cittadini alla conoscenza della Fondazione Opera don Pippo, nata all’inizio degli anni ’60 seguendo l’insegnamento di monsignor Giuseppe Prati, il don Pippo parroco di tutti i forlivesi, che offre a Forlì servizi per la cura, l’assistenza, la riabilitazione e l’accoglienza di persone con disabilità.
Sarà possibile vedere gli animali in qualsiasi momento, negli orari di apertura del centro, e verificare di persona le loro condizioni di vita.
Le domande per aderire a “Pollaio Sociale” devono essere fatte pervenire alla sede della Fondazione, mandando una mail all’indirizzo dedicato [email protected] o contattando il numero 0543.61577 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13) e saranno accolte in ordine di presentazione delle stesse. Nella mail, così come in caso di contatto telefonico, i dati essenziali da lasciare sono: nome, cognome, mail e recapito telefonico in modo da poter essere ricontattati dalla Fondazione.
In caso di più domande nello stesso giorno sarà preso in considerazione l’orario di ricevimento. Una volta accolta la domanda, a partire dalla data di versamento di un’erogazione liberale, si attiverà l’adozione di una gallina con il diritto di ritirare le uova per un anno. L’adozione sarà formalizzata con la sottoscrizione di un libretto. Già a partire da questa settimana sarà elaborato l’elenco e a partire da lunedì 30 gli interessati verranno contattati.
Ci sono 45 galline che aspettano solo te… non sei curioso?