Imola. Un convegno per parlare di lavoro, inclusione, sviluppo economico e sostenibilità si è tenuto martedì 7 giugno al museo Checco Costa di Imola promosso da Banco Bpm in collaborazione con Global Thinking Foundation (GLT).

I relatori, da sinistra: Salvatore Poloni, Elisabetta Baldazzi, Stefano Bolis, mons. Giovanni Mosciatti, Claudia Segre, Marco Panieri

“Creiamo il nostro futuro. Dinamiche occupazionali a favore di natalità e sviluppo economico” è stato il tema della tavola rotonda, introdotta da Stefano Bolis, responsabile direzione Emilia-Adriatica di Banco Bpm, e moderata da Claudia Segre, presidente di GLT Foundation, che ha visto protagonisti sul palco monsignore Giovanni Mosciatti vescovo di Imola, Marco Panieri sindaco di Imola, Elisabetta Baldazzi dottore commercialista e membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e Salvatore Poloni condirettore generale di Banco Bpm.

Un confronto con il territorio sui temi che oggi più che mai, anche in considerazione dell’attuale contesto socio-politico ed economico, impegnano le istituzioni a una riflessione corale e sinergica con tutte le parti sociali: le politiche legate al welfare, la cultura della diversità, dell’inclusione e del work-life balance nelle aziende, l’occupazione giovanile e femminile, la rigenerazione urbana, lo sviluppo tecnologico e, non in ultimo, il tema della solidarietà.

“Gli eventi che stanno caratterizzando questo periodo e che producono apprensione e preoccupazione, anche per il presente, richiedono che ognuno faccia responsabilmente la propria parte. Per questo, oggi, ci fa particolarmente piacere condividere alcuni temi sui quali Banco Bpm è particolarmente impegnato: rispetto della persona, parità di genere, inclusione e solidarietà. La pratica di questi valori è un contributo essenziale allo sviluppo sostenibile del nostro Paese” ha commentato Salvatore Poloni, condirettore generale di Banco Bpm ricordando come, in questo periodo, la Banca sia anche impegnata in una serie di iniziative a favore dei rifugiati ucraini per aiutarli in questo terribile momento.

“Questo è un territorio che ha nel dna imprese, manifattura e cooperazione e su questo deve basare la ripartenza per il futuro sfruttando anche il vantaggio che la Regione ha nell’ambito della transizione ecologica e per farlo è fondamentale la sinergia tra tutti gli attori in campo e penso soprattutto all’università e più in generale al mondo dell’istruzione che rappresenta il nostro domani”, ha dichiarato il sindaco Marco Panieri.

“Mettersi in gioco insieme e pensare alle proprie azioni in funzione delle persone che abiteranno il futuro questo è per me il significato della parola sostenibilità. Mai come in questo periodo ho visto il territorio impegnarsi per il prossimo, penso alle attività della Caritas, al sostegno ai profughi e alle attività per i giovani come i centri estivi, tante azioni oggi fondamentali per la nostra comunità”, ha sottolineato monsignore Mosciatti.

“Dal mio osservatorio ho visto diversi approcci a questo momento storico e quello vincente è stato quello dell’imprenditore che ha colto le sue peculiarità e ha apportato i cambiamenti necessari in un’ottica lungimirante, senza limitarsi a utilizzare gli aiuti disponibili – ha commentato Elisabetta Baldazzi – La donna può e deve avere pari opportunità di accesso ai ruoli apicali, questa per me, più delle quote rosa, è la vera sfida, quella della meritocrazia”.

“Nonostante un maggiore impegno per il supporto alle famiglie con figli, occorre commisurare uno sforzo analogo sul lavoro femminile e quindi dare piena e rapida applicazione alla legge sulla parità salariale, che può migliorare stabilmente il benessere sociale delle donne e quindi lo sviluppo del Paese” ha spiegato Claudia Segre, presidente di GLT Foundation.

L’evento, che ha visto la partecipazione del tessuto imprenditoriale del territorio, è stato aperto alla comunità cittadina attraverso una diretta streaming, disponibile sui profili social di GLT Foundation.