Osservando le pubblicità degli orologi da polso presenti sulle riviste, sui cartelloni nelle città o su Internet è facile accorgersi che quelli tradizionali, con i quadranti e le lancette, nella maggior parte dei casi segnano le 10:10.

Potrebbe sembrare strano, ma questo orario è applicato nelle pubblicità di orologi da polso per ragioni di marketing.

Oltre che produrre maggiore gradevolezza estetica e dare risalto alla marca, che di solito è incisa sotto il 12 del quadrante, la scelta di tenere la lancetta dell’ora sul 10 e quella dei minuti sul 2 permette di evitare che siano sovrapposte e quindi di apprezzarne meglio i contorni.

Prima che le 10:10 diventassero uno standard condiviso a partire dagli anni Quaranta, le 08:20 era l’orario più presente sulle pubblicità di orologi degli anni Venti e Trenta: rispettava il criterio della simmetria e permetteva ugualmente di non coprire elementi importanti sul quadrante.

Diverse ricerche di marketing svolte dalle aziende di orologi permisero tuttavia di notare una predisposizione più favorevole della clientela per i modelli di orologio fermi alle 10:10.

Era un orario con gli stessi vantaggi delle 08:20 ma in più formava una specie di sorriso stilizzato.

Nel 2017, un gruppo di ricercatori e ricercatrici dei dipartimenti di psichiatria e neuropsichiatria di istituti tedeschi, americani ed egiziani, pubblicò i risultati di uno studio condotto su 46 persone poste di fronte a immagini di orologi. Le fotografie, in totale sessanta, mostravano vari orologi con l’ora fissa alle 10:10, alle 08:20 e alle 11:30.

Un primo esperimento prevedeva di chiedere ai partecipanti sia di valutare la propria risposta emotiva nel vedere ciascuno di quegli orologi in fotografia sia di indicare la probabilità di acquisto per ciascun orologio. I risultati mostrarono una netta preferenza dei partecipanti per gli orologi con l’ora impostata alle 10:10, sia nella risposta emotiva sia nella propensione all’acquisto.

In un secondo esperimento il gruppo di ricerca chiese esplicitamente ai partecipanti di valutare quanto l’impostazione dell’ora sugli orologi delle fotografie delineasse di volta in volta un’espressione facciale in una scala da 1 a 10. E dai risultati emerse effettivamente un’elevata somiglianza tra gli orologi con le lancette posizionate alle 10:10 e una faccina sorridente e tra gli orologi con le lancette alle 08:20 e una faccina triste.

Per quanto limitato nella dimensione del campione, lo studio confermò l’ipotesi suggerita dalle ricerche delle aziende di orologi. L’utilizzo di un’impostazione dell’ora simile a un volto sorridente, concluse il gruppo di ricerca, può influenzare positivamente la risposta emotiva degli osservatori e la loro valutazione di un orologio a livello subconscio, senza che le persone siano necessariamente consapevoli del fatto che l’impostazione dell’ora stia inducendo quell’effetto.

È nota infine anche la scelta dell’azienda Apple di mostrare le 10:09 (con i numeri oltre che con le lancette) come ora predefinita sui suoi orologi Apple Watch, da alcuni interpretata come il modo dell’azienda per dire di essere sempre in anticipo sui tempi e sulla concorrenza nel mercato degli smartwatch.

Un sorriso aiuta a vivere, a volte decreta anche il successo di un prodotto!

(Tiziano Conti)