Castel del Rio (BO). Sviluppi inquietanti per l’omicidio di Castel del Rio dove ha perso la vita il 23enne Fabio Cappai residente nella frazione di Moraduccio. La lite sarebbe scoppiata all’interno di un locale e poi proseguita all’esterno dove la vittima è stata colpita da tre coltellate una delle quali si è rivelata fatale. Dopo la fuga dal luogo del delitto, il minorenne si è recato spontaneamente dai carabinieri e durante l’interrogatorio ha confermato la dinamica del delitto e ha affermato di avere gettato il coltello in un fosso in località Valsalva, dove effettivamente gli uomini dell’Arma lo hanno poi ritrovato.

Castel del Rio

L’autore del gesto è un ragazzino minorenne residente in un paese poco oltre il confine tra Emilia Romagna e Toscana. Ora al vaglio degli inquirenti vi è la posizione di almeno altri due minorenni presenti sul luogo del delitto. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, coordinati dalla Procura per i minorenne di Bologna, non si esclude un coinvolgimento degli altri due ragazzi. Si cerca di verificare se in qualche modo abbiamo avuto un ruolo attivo in quegli attimi che hanno portato alla morte di Cappai.

Lo screzio sarebbe nati per motivi banali, si cerca tutta via di capire se non ci fossero già stati in passato tensioni tra la vittima e chi lo ha colpito a morte.

Intanto nella serata di domenica 17 luglio si è svolta una fiaccolata per ricordare Cappai, un ritrovo mesto e silenzioso, un momento di preghiera, al quale hanno partecipato molte persone ancora incredule che tutto ciò sia potuto succedere.

Il sindaco di Castel del Rio, Alberto Baldazzi, tramite la pagina facebook del Comune, ha rilasciato questo appello: “Il minore, autore dell’accoltellamento, è reo confesso ed è già stato assicurato alla giustizia. Restano da vagliare le posizioni di altri giovani presenti, per i quali la magistratura sta soppesando i fatti e soprattutto le testimonianze. A questo proposito rammento a tutti che per queste valutazioni ci sono i magistrati, e che le nostre interpretazioni personali non solo rischiano di essere inesatte, ma anche potenzialmente pericolose. Chiedo espressamente e fermamente di non aggiungere violenza a violenza, anche se verbale”. Il riferimento è alle tante voci che stanno girando in queste ore e anche ai messaggi violenti che si possono leggere sui social con tanto di promessa di vendetta.