Bologna. Continua l’estate calda sul fronte della sanità. Dopo la Cgil, che ha sollevato il problema della tante carenze di organico che mettono in discussione l’operatività dell’ospedale di Imola, ora è la Lega a livello regionale che, con il consigliere Daniele Marchetti, fa la conta dei posti letto persi, quindi della potenzialità curativa della sanità in Emilia Romagna.

“Dal 2015 ad oggi, in appena 7 anni, la sanità emiliano-romagnola ha perduto 815 posti letto – afferma Marchetti -. Una situazione di per sé preoccupante, che la recente pandemia Covid ha messo in evidenza in tutta la sua gravità”.

La polemica però scatta sugli annunci che non coincidono poi con la realtà dei fatti. “Nel Defr (Documento economia e finanza regionale), presentato dalla Giunta Bonaccini, c’è un capitolo dedicato ‘all’Adeguamento della rete ospedaliera e delle sue performance alle nuove necessità assistenziali’ nel quale è scritto, nero su bianco, che ‘è in previsione l’adeguamento ed il potenziamento dell’intera rete ospedaliera regionale’. Peccato che, andando a sfogliare il documento, di misure utili e pratiche per il raggiungimento degli obiettivi non ci sia traccia. Da parte nostra, ribadiamo ancora una volta la necessità di arrivare a una riforma complessiva del servizio sanitario regionale che vada a dare risposte alle attuali criticità che si misurano in liste d’attesa bloccate, carenza di personale, e conti in rosso”.