L’appello di Valter Galavotti affinché il Comune di Imola conceda la cittadinanza onoraria a Julian Assange è stato raccolto da Imola Coraggiosa che, prima firmataria poi seguita dal Pd e da Imola Corre, ha presentato un ordine del giorno per esprimere solidarietà e vicinanza al giornalista e attivista australiano.
“La vicenda di Julian Assange e la sua battaglia sono temi che abbiamo sempre seguito e supportato con forza – viene spiegato nell’ordine del giorno di maggioranza -. Nell’OdG si ripercorrono le vicende che hanno portato in carcere a Londra il fondatore di Wiki Leaks per aver diffuso documenti comprovanti i crimini di guerra e contro l’umanità nelle guerre dell’Occidente, in particolare dagli Stati Uniti e dal Regno Unito”.
L’Ordine del Giorno, che ha come prima firmataria Imola Coraggiosa, “impegna il sindaco e la giunta a promuovere una campagna in favore della libertà di informazione e della libera circolazione delle informazioni, con particolare riferimento alla vicenda WikiLeaks e al trattamento processuale subito dal suo fondatore Julian Assange, esprimendogli solidarietà, e per chiedere al Parlamento Europeo di intervenire e a quello americano di rinunciare alla richiesta di estradizione. A trasmettere il presente ordine del giorno al Ministero degli Affari Esteri affinché il Governo italiano venga sollecitato a intraprendere, anche in aderenza alle vigenti convenzioni internazionali e in particolare alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ogni opportuna iniziativa, finalizzata a garantire la protezione e l’incolumità di Assange”.
In seguito, pure la consigliera comunale del Gruppo Misto Rebecca Chiarini ha presentato una mozione che andava nel medesimo senso chiedendo però che fosse data la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Per la Chiarini “il consiglio comunale, premesso che:
– Julian Assange è il cofondatore di Wikileaks, associazione nata nel 2006 allo scopo di rendere pubblici informazioni e documenti, anche segreti, garantendo l’anonimato delle fonti, con il dichiarato intento di portare a conoscenza del pubblico notizie importanti e tenute nascoste dai governi e dalle istituzioni;
– nell’aprile 2010 il sito raggiunge il massimo della notorietà con la pubblicazione del filmato “Collateral murder” che mostrava un gruppo di soldati statunitensi uccidere 18 civili in Iraq tra cui due giornalisti;
– in quei mesi Wikileaks pubblica migliaia di documenti che mostrano uccisioni da parte dell’esercito statunitense di civili mai dichiarate in Afghanistan e in Iraq, crimini commessi a Guantanamo ed altre notizie a dir poco scomode per il governo statunitense;
– ad esito di tale attività, comunque proseguita anche in occasione delle elezioni presidenziali americane, gli Stati Uniti hanno dichiarato di voler perseguire Assange per la pubblicazione dei file segretati tant’è che il giornalista viene bollato come nemico pubblico;
– Assange rimane quindi rinchiuso per anni nella piccola ambasciata dell’Ecuador a Londra, paese che gli concede protezione in quanto l’allora presidente Rafael Correa riteneva fondate le preoccupazioni di estradizione negli Stati Uniti, tant’è che, in quegli anni, gli viene altresì concessa la cittadinanza onoraria e altro ancora richiede l’impegno del sindaco e della giunta a concedere in tempi rapidi a Julian Assange la cittadinanza onoraria di Imola.
Panieri se ci sei batti un colpo!