Imola. Se n’è andato a 71 anni Ademaro Mosconi, così in punta di piedi come è stata sempre la sua vita. Lo sport imolese perde innanzitutto una persona sensibile, buona, ancor prima che bravo e stimato allenatore e dirigente. Chi scrive ha avuto la fortuna di averlo accanto nella squadra amatori del centro sociale “La Stalla” di Imola, apprezzando la sua capacità di stare in campo, ma soprattutto le doti umane di chi viveva il calcio innanzitutto come una scuola di vita. Furono anni bellissimi, intensi, quando si viveva il calcio con il gusto di stare assieme, dove vincere era importante, ma non era l’unico obiettivo.

Poi nel 1985 la scelta di buttarsi, nel calcio femminile, facendo crescere, proprio alla Stalla, la prima esperienza di calcio rosa a Imola. Ademaro, prima di tanti altri, aveva capito che il calcio femminile avrebbe avuto un futuro e oggi i fatti gli stanno dando ragione. Tante poi le esperienze nel settore a Imola, Lugo e Modena, prima di approdare all’Imolese femminile dove, assieme a Milena Gandolfi, la sua compagna nella vita, ha ottenuto una serie di successi portando la squadra imolese dalla serie D all’A2.

Ademaro Mosconi

“Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di Ademaro Mosconi, figura di spicco nel panorama calcistico locale, in particolare legata all’Imolese Calcio F&M come Mister e responsabile tecnico soprattutto nel settore femminile – scrive il sindaco sdi Imola, Marco Panieri -. Con la sua passione ha fatto raggiungere risultati importanti e coltivato con entusiasmo tante giovani nel settore sportivo, continuando sempre a spendersi insieme alla sua compagna Milena Gandolfi. La sua personalità mancherà e rimarrà un esempio per tutti quelli che vivono lo sport come identità, comunità e crescita. A nome della Città di Imola esprimo sincero cordoglio alla famiglia di Ademaro e ci stringiamo a loro e a tutte le persone a lui più vicine”.

(v.z.)