Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta di operatrici e operatori del circondario imolese in merito alla vicenda del bando per i servizi educativi del Circondario imolese.

Cara lettrice, caro lettore,
siamo educatrici ed educatori che ti scrivono. Ognuno di noi è arrivatoə ad esserlo per i motivi più disparati e per le strade e i percorsi formativi diversi, ma ci accomuna una forte scelta che è quella di servire.

Il nostro lavoro è a servizio delle situazioni e delle persone più fragili, siamo ponte tra mondi solo superficialmente distanti. A volte la superficie è dura da scalfire, altre è più morbida.

Noi ci mettiamo lo stesso impegno e la stessa forza di volontà per far sentire più ascoltatə, più accoltə e parte integrante del gruppo classe le ragazze e i ragazzi le bambine e i bambini che seguiamo, con e per i quali lavoriamo.

È davvero una vocazione fare questo lavoro: non siamo abbastanza consideratə, non siamo abbastanza pagatə, non siamo abbastanza tutelatə, non siamo abbastanza riconosciutə e noi continuiamo ad esserci, perché se tanto ti prende questo lavoro (fisicamente e mentalmente) tantissimo ti può dare, fino a riempirti il cuore!

Per fortuna, o meglio, per etica e volontà, esistono cooperative sociali che ci hanno sostenuto, ci hanno ascoltato, in cui ci siamo trovatə bene, che ci hanno riconosciuto tutto quello che potevano (ore pagate per gruppi operativi, per supervisione, per competenze) e che molto probabilmente non saranno più le nostre datrici di lavoro.

Infatti, sono appena stati resi pubblici gli esiti della gara d’appalto divisa in 6 lotti del Nuovo Circondario Imolese e sia Consorzio Blu, vincente l’appalto del Comune di Imola, che la Coop. Sociale il Quadrifoglio, vincente la gara di Castel San Pietro e Medicina, hanno proposto dei ribassi fino al 5% sulla base di gara che era di 21.99 € orari.

Questi 21,99 € risultano già inferiori rispetto alle tariffe sul tabellare provinciale.

Come faranno queste cooperative entranti, a sostenere tutto quel welfare aziendale che rende più qualitativo il nostro lavoro, con questa esigua proposta di costo orario del nostro lavoro?

Inoltre sono stati inseriti titoli non previsti dalla legge Iori (vedi diffida Apei) legge alla quale in 3 anni tanti di noi che facevamo già questo lavoro, si sono impegnatǝ a rispettare, aggiornando il proprio curriculum con l’adeguamento dei 60 crediti universitari richiesti per L-19, con costi sostenuti direttamente dalle educatrici ed educatori.

Una sconfitta amara in cui la formula del ribasso economico l’ha fatta da padrone, nonostante le offerte tecniche presentate dalla Rete di Cooperative (Seacoop, Solco Civitas) fossero di altissima qualità.

Infatti sulla parte tecnica nel Nuovo Circondario Imolese, Seacoop e Solco Civitas hanno ottenuto il massimo dei punteggi.

Le linee guida della Regione e dell’Anci, l’accordo metropolitano, invitano i Comuni ad applicare formule che premino la qualità e non i ribassi in ambito sociale, ma anche queste indicazioni non sembrano essere state ascoltate.

Dispiace anche sottolineare come su queste gare il risparmio ottenuto dai Comuni corrisponda all’incirca al costo per la riparazione di un paio di buche stradali… un’inezia nei bilanci comunali ma che poteva fare una differenza enorme, per le famiglie, le scuole, i disabili e tutti i servizi del territorio.

Il cooperativismo sociale del territorio viene così spazzato via per una manciata di euro! Quando le amministrazioni pubbliche scelgono queste tipologie di gara, vince sempre chi offre meno non solo nella parte economica ma anche nella parte tecnica che denota la qualità del servizio che si propone.

Noi sappiamo cosa vuol dire lavorare con quella qualità che ci permette di prestare al meglio il nostro servizio per la comunità a cui apparteniamo e per fortuna ci sono anche cooperative che non sono capaci di risparmiare sulla qualità del welfare aziendale che poi ricade sui servizi ed utenti. Non sono questi i nostri valori né mai lo saranno!

Siamo molto amareggiatǝ per quello che è accaduto ma non smetteremo per questo di essere quello che siamo, educatrici ed educatori prontǝ a servire.

Leggi i pezzi precedenti

Servizi di integrazione scolastica ed educativi: la parola al Consorzio Blu

Servizi educativi: “Gara sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo”. Castellari: “Vigileremo”

Servizi educativi, cambio della guardia fra le polemiche

(Operatrici e operatori del circondario imolese)