Budrio (Bo). La possibilità di vedere e scoprire i segreti di uno degli edifici simbolo della pianura bolognese, di solito chiuso al pubblico, in un clima di festa allietato dai prodotti agroalimentari caratteristici del territorio. In occasione della prima edizione di “Coltiviamo la cultura: prima Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche”, in programma domenica 16 ottobre, l’Associazione dimore storiche italiane – Emilia Romagna aprirà le porte di Villa Certani Vittori Venenti, edificio seicentesco situato a Vedrana di Budrio, nel territorio della Città metropolitana di Bologna. L’iniziativa è promossa insieme a Confagricoltura Bologna che, per l’occasione, ha coinvolto numerose aziende agricole del territorio con l’obiettivo di far degustare e conoscere i loro prodotti tipici.
“Le dimore storiche rappresentano un patrimonio turistico di rara bellezza nonché il perno di un’economia circolare che valorizza i borghi e i piccoli centri in cui si trovano” dichiara Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione. “L’obiettivo della manifestazione è quello di far conoscere lo stretto legame tra il nostro mondo e quello agricolo, mostrando a cittadini e Istituzioni la centralità di questo binomio che è identificativo del nostro Paese”.
Villa Certani Vittori Venenti aprirà i battenti in maniera gratuita ai visitatori dalle ore 10 alle ore 17; le visite guidate si svolgeranno dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 14 alle ore 17. Ad effettuare il taglio del nastro per l’apertura ufficiale dell’evento in programma alle 10 sarà il sindaco di Budrio Debora Badiali.
“Per noi è un grande onore ospitare questo evento. Cultura, agricoltura, patrimonio artistico e architettonico hanno sempre camminato insieme in queste terre: un binomio che affonda le radici nella storia delle famiglie nobili, dei grandi proprietari terrieri e, soprattutto, in quella del Consorzio della Partecipanza agraria che a Budrio, nei secoli, ha dato forma alla dimensione di comunità – commenta il sindaco Badiali -. Mi fa molto piacere, quindi, che l’iniziativa congiunta dell’Associazione dimore storiche italiane e di Confagricoltura parta da qui, da una “terra di civiltà” che può guardare al futuro proprio perché ha consapevolezza delle proprie salde radici”.
Le realtà che parteciperanno all’evento sono: Agribergamini Società Agricola (in vendita verdura e frutta tra cui succhi di stagione), Azienda Agricola Castello di Fiagnano di Taglione Bruno (zafferano), Azienda Agricola Il Melograno di Fantoni Giulia (miele di acacia, tiglio e millefiori di varie qualità), Società Agricola Alberti (farine di cereali biologici macinate a pietra), Società Agricola Cavazza Isolani – Cantina Montevecchio Isolani (vini dei colli bolognesi), Società Agricola Montroni e Brini (mirtilli freschi, succhi di frutta, basilico rosso).
“Siamo davvero molto contenti di poter aprire al pubblico le porte della nostra Villa per celebrare la prima edizione della Festa dell’Agricoltura; da quando abbiamo completato i lavori di ristrutturazione nel 2017 in seguito ai danni subiti dal terremoto del 2012 avevamo avuto poche occasioni – spiega Enrico Vittori Venenti, i cui antenati hanno acquistato la Villa nel 1896 -. Si tratta di una bella occasione per ammirare nei dettagli il nostro edificio, eretto alla fine del seicento dal Marchese Giuseppe Carlo Ratta sul progetto del Bertelli per dare lustro all’importanza della casata e coniugare le necessità della gestione della tenuta agricola, che tra le altre cose aveva a disposizione un importante vitigno. Noi – a livello agricolo – invece ci siamo concentrati prettamente sull’attività cerealicola e bieticola”.
“La Festa dell’Agricoltura rappresenta una felice conferma di quanto sia possibile unire la tutela dell’arte e del paesaggio con la produzione agroalimentare di alta qualità – analizza Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna -. Questa iniziativa è un perfetto esempio di turismo esperienziale, particolarmente ricercato da cittadini e turisti. I visitatori infatti possono vivere la straordinaria bellezza della campagna bolognese e dei nostri borghi, di cui le dimore storiche sono un elemento fondamentale”.
Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
I giovani di Confagricoltura – Anga
L’Organizzazione dei giovani di Confagricoltura – Anga, nata nel 1958, rappresenta gli imprenditori agricoli under 40 aderenti a Confagricoltura. Anga, con la sua azione di lobby capillare su tutto il territorio nazionale, contribuisce ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a tutti i livelli, nazionale e comunitario. È membro permanente, a Bruxelles, del Consiglio europeo dei giovani agricoltori – Ceja. La sua mission è formare e sostenere i giovani imprenditori, incentivando un’agricoltura che guarda al futuro, rispettando le tradizioni