Imola. “Il ruolo dell’economia nella transizione ecologica – L’evoluzione della Chimica Verde di Raul Gardini”, è il titolo di un incontro organizzato dal Centro studi Luigi Einaudi che avrà luogo mercoledì 19 ottobre alle ore 18.30, nei locali di Palazzo Sersanti, in piazza Matteotti 8, a Imola.
Interverrà Mario Bonaccorso, direttore del Cluster Spring, autore del libro “L’uomo che inventò la bioeconomia”. I lavori saranno introdotti da Pierangelo Raffini, coordinatore del Centro Studi Luigi Einaudi. L’ingresso è libero, fino all’esaurimento dei 90 posti disponibili.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Imola e si svolge in collaborazione con l’Associazione liberi professionisti e lavoratori autonomi “Giovanni Codronchi Argeli” e con la Fondazione Raul Gardini. L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
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Il libro
“L’uomo che inventò la bioeconomia” ripercorre, in modo estremamente documentato, la nascita e lo sviluppo del progetto di integrazione tra chimica e agricoltura, voluto da Raul Gardini, che era al centro delle strategie di quello che diventò uno dei maggiori gruppi industriali europei: l’Enimont. Un progetto che prefigurava con trent’anni di anticipo quelli che oggi sono posti come indirizzi obbligatori per la sopravvivenza dell’economia europea: bioeconomia ed economia circolare, chimica verde, materiali biodegradabili basati sull’utilizzo di materie prime rinnovabili da scarti e sottoprodotti dell’agroindustria. E tutto viene costantemente messo in parallelo con gli sviluppi odierni, a riprova di quanto le idee dell’imprenditore ravennate fossero concrete e lungimiranti.
Cambiamenti climatici, aumento della popolazione, degrado dei suoli, perdita di biodiversità sono le principali sfide che l’umanità è chiamata ad affrontare in questo inizio di millennio. La bioeconomia è una delle chiavi per affrontarle e vincerle, riconciliando economia, ambiente e società.
Le dichiarazioni
“La bioeconomia rappresenta un pilastro della transizione ecologica, un settore in cui l’Italia può vantare una leadership storica che nasce dalla grande intuizione di Raul Gardini, che oltre 30 anni fa iniziò a studiare forme di integrazione tra chimica e agricoltura – spiega Mario Bonaccorso -. Quando il gruppo Ferruzzi acquistò Montedison negli anni ‘80 fece partire il Centro di ricerca e tecnologia Ferruzzi, il (Fertec,) per studiare le bioplastiche, e da quel centro è poi nata Novamont, oggi una realtà leader nel settore.
Parliamo di oltre 30 anni fa, il che significa che Gardini ha anticipato di molto una discussione oggi di estrema attualità come l’affrancamento dalle fonti fossili e il bisogno di una industria più attenta al proprio impatto sull’ambiente. Gardini è stato un innovatore e un uomo dalla grande visione. La bioeconomia oggi è l’unico settore che ha dimostrato nei fatti di essere resiliente, ha risposto meglio di tanti altri settori alla crisi e soprattutto nell’anno più drastico della pandemia, complessivamente, ha perso sull’anno precedente molto meno rispetto alla media dell’economia del paese”.
“Ancora oggi l’Italia può vantare una leadership industriale e di ricerca nella bioeconomia. Abbiamo diverse eccellenze, grazie anche a una ricerca di ottimo livello come quella dell’Università di Bologna. Resta il rammarico di avere perso decenni. Se fin da subito avessimo seguito le intuizioni di Gardini oggi l’Italia sarebbe un Paese con qualche problema in meno e ancor di più all’avanguardia nell’innovazione e nella bioeconomia. Tuttavia non tutto è andato perduto, grazie in modo particolare alla leadership dell’amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli, che è riuscita a portare avanti con determinazione il progetto di Gardini”, conclude Bonaccorso.
“Come ogni anno il nostro Centro studi propone un’iniziativa che pone al centro un tema di stretta attualità – afferma Francesco Corrado, presidente del Centro Studi ‘Luigi Einaudi’ -. Parlare di bioeconomie è un po’ come mettere il dito nella piaga di una delle grandi emergenze del mondo attuale. Così abbiamo colto la disponibilità del dott. Mario Bonaccorso per approfondire questo tema e la figura di Raul Gardini, un grande imprenditore, che rischia oggi di essere dimenticato, come succede per altri personaggi, pensiamo solo ad Adriano Olivetti ed Enrico Mattei, che hanno avuto il merito di anticipare di decine di anni quelle che sono le tematiche con le quali oggi si confronta l’economia mondiale”.
“La bioeconomia è uno dei punti centrali del grande tema della transizione ecologica, e quindi della sostenibilità – aggiunge Pierangelo Raffini, coordinatore del Centro studi ‘Luigi Einaudi’ -. Sono sempre stato un ammiratore di Raul Gardini, una persona che aveva una visione molto più ampia del presente, capace di rompere gli schemi tradizionali dell’economia e anche della politica, Tra l’altro, è stato anche il mio presidente quando ho iniziato l’attività a livello confindustriale a Ravenna. Non si poteva quindi dire di no alla opportunità di portare a Imola Mario Bonaccorso, che su Raul Gardini e sulla chimica verde ha scritto con capacità e competenza, a più riprese. Più in generale credo che un’iniziativa di questo genere possa dare un contributo alla discussione anche a livello imolese. Ci può aiutare a capire quali sono le evoluzioni del settore, cosa si sta muovendo in un momento in cui, anche nel nostro territorio, c’è molto interesse sui temi della bioeconomia. Stanno nascendo progetti sulle comunità energetiche e, più in generale, sulle fonti rinnovabili, incluso anche il possibile impiego dell’idrogeno”.
Mario Bonaccorso
Laureato in Scienze politiche all’Università di Milano, si è specializzato in Storia dell’Integrazione europea all’Università di Aquisgrana (RWTH Aachen). All’Università di Milano ha conseguito anche un Master in Scienze del Lavoro. Dal 2006 lavora in Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle Biotecnologie, che fa parte di Federchimica, dove oggi è Responsabile dell’Area Bioeconomia.
Da novembre 2017 al ruolo in Assobiotec-Federchimica affianca quello di Coordinatore del Cluster Nazionale della Chimica verde SPRING. Nel 2012 ha fondato Il Bioeconomista, The First Bioeconomy Blog (www.ilbioeconomista.com), e nel 2016 ha pubblicato con Edizioni Ambiente l’ebook “The Bioeconomy Revolution”, seguito nel 2019 da “Che cosa è la bioeconomia” (con Irene Baños Ruiz). Giornalista pubblicista, ha collaborato in passato con il manifesto e con Affaritaliani.it. Oggi collabora regolarmente con Materia Rinnovabile, la rivista internazionale sulla bioeconomia e sull’economia circolare di Edizioni Ambiente.
Centro studi “Luigi Einaudi”
Costituito nel luglio 1991 con l’obiettivo di studiare le problematiche della città di Imola e del suo circondario, promuovendo studi, convegni e quant’altro per la valorizzazione della città e del territorio sotto l’aspetto economico, culturale e sociale, con uno spirito di approfondimento culturale coerente al pensiero liberale al quale si ispira.