Medicina (Bo). Una passeggiata domenicale nelle valli della prima Pianura Padana si è conclusa con un avvistamento di una rarissima nutria bianca. Siamo vicino a Buda, un paese a pochi chilometri di Medicina (Bo), nei pressi dell’Oasi del Quadrone, la nostra attenzione è rivolta alle meravigliose sfumature di un tramonto novembrino, quando a distanza di circa un centinaio di metri nei pressi di una riva dell’Oasi intravediamo un qualcosa che si muove di colore bianco.

Tramonto sull’Oasi del Quadrone (Foto vz)

Difficile capire di cosa possa trattarsi. Ci avviciniamo lentamente e man mano che la distanza diminuisce ci rendiamo conto che potrebbe trattarsi di una nutria.

Nutria bianca (Foto vz)

Ma una nutria bianca? Una rapida ricerca su internet e in effetti potrebbe proprio essere una nutria. Continuiamo ad avvicinarci, 20 metri, dieci, cinque, sì, si tratta proprio di una nutria che impassibile continua a rovistare nel terreno, probabilmente alle prese con una radice, nonostante la nostra vicinanza.

Poco prima avevamo fatto un altro avvistamento, questa volta di una nutria “normale”, ma appena ci ha intravisti è scomparsa tra i rovi e poi si è dettata nell’acqua dell’Oasi.

Continuiamo ad avvicinarci per scattare alcune foto e fare un video. Niente la nutria continua tranquillamente il suo pasto. Dopo qualche minuti ci allontaniamo tenendola comunque d’occhio.

La vediamo muoversi, qualche passo e poi di nuovo a scavare nel terreno. Non c’è più tempo, il sole è sceso lasciando striature meravigliose nel cielo, il buio incombe ed è ora di tornare verso casa… mentre la nutria bianca continua il suo pasto.

Nutria bianca (Foto vz)

La nutria bianca

La nutria dal pelo bianco potrebbe non essere un esemplare albino. L’animale, infatti, è stato selezionato nel tempo proprio per ottenere questa tonalità così da essere usata per pellicce più pregiate rispetto al mantello beige-bruno che generalmente caratterizza la nutria. Tuttavia vi è una discussione sul fatto che alcuni esemplari possano essere bianchi proprio perché albini. Comunque sia si tratta di un esemplare raro difficile da incontrare.

La nutria

La nutria (Myocastor coypus Molina, 1782), detta anche: miopotamo, coipo, castoro di palude o castorino, è un mammifero roditore originario del Sud America. Roditore di grandi dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 43 e 63,5 cm, la lunghezza della coda tra 25,5 e 42,5 cm, la lunghezza del piede tra 12 e 15 cm, la lunghezza delle orecchie tra 2,5 e 3 e un peso tra 5 e 10 kg, talvolta fino a 17 kg. I maschi sono solitamente più grandi delle femmine.

È una specie semi-acquatica, notturna e serale, anche se è spesso visibile di giorno, in particolare durante i periodi più freddi. Vive in acquitrini, rive dei laghi e corsi d’acqua lenti.

Si nutre principalmente di parti vegetali, tra le quali preferisce le radici, i tuberi e i rizomi. Nelle regioni dove è stata introdotta si ciba di qualsiasi coltura disponibile. Ad elevate densità di popolazione riduce drasticamente la presenza di piante acquatiche, causando la formazione di acque aperte al posto di lagune ed acquitrini.

Introdotto e poi allevato in Italia per scopi commerciali (pelliccia), gli esemplari fuggiti o rilasciati dall’uomo hanno portato a un notevole incremento della sua diffusione a livello selvatico. Specialmente negli ultimi anni si è espanso nella Pianura Padana, in Toscana, lungo la costa adriatica dal corso del fiume Brenta in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia fino all’Abruzzo e sul versante tirrenico settentrionale e centrale del Lazio. Presenze localizzate si hanno anche nell’Italia meridionale, nell’alta Campania, in Sicilia e Sardegna.

(v. z.)