Imola. Nel 2023 partiranno quasi sicuramente i cantieri su parte dei padiglioni da ristrutturare e destinare all’Osservanza, mentre sarà molto difficile che si riesca a coprire, anche in futuro, la piscina olimpica di 50 metri. Qualche speranza in più c’è per rialzare le saracinesche dell’ex Bar Bacchilega. Il sindaco Marco Panieri fa il punto su tali situazioni.
Panieri, quali edifici dell’Osservanza potremo vedere finalmente il prossimo anno?
“Abbiamo i permessi della Soprintendenza e del ministero competente, quindi è già stato modificato il piano triennale degli investimenti del Con.Ami per la riqualificazione, per primo, del padiglione dove troverà sede la Fondazione Accademia ‘Incontri col maestro’ ora alla Rocca sforzesca, ma il programma è più ambizioso e infatti comprende il via all’area Artieri dove sono previste start-up per incrociare la domanda e l’offerta fra imprese e territorio. Nell’ex cabina elettrica, ci sarà un punto informativo per promuovere il turismo in bicicletta nelle tante piste ciclabili presenti sul territorio e porteremo pure all’Osservanza la nuova sede del Circondario, o almeno la maggioranza degli uffici. Si tratta di opere che dovrebbero cominciare nell’estate del prossimo anno, ma è possibile pure che inizino i lavori per alcune aule e 50 posti dello studentato della sede imolese distaccata dell’Università di Bologna con l’aiuto essenziale della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola”.
E la copertura della piscina olimpica a fianco del palaRuggi, si riuscirà a fare?
“Al momento è difficile, il quadro economico per realizzarla è schizzato alle stelle e i costi sono quasi proibitivi. Comunque, non abbiamo perso tutte le speranze e proseguiamo un’interlocuzione con il ministero dello Sport”.
Dall’altra piscina, zona Ortignola, spesso arrivano lamentele. L’avete lasciata sola?
“Nella difficoltà economica attuale del Comune dove stiamo facendo risparmi ovunque sul bilancio, mi pare che abbiamo dato alla gestione un buon aiuto. Di più non si può fare, per ora”.
Fa tristezza vedere piazza Matteotti ormai quasi del tutto priva di locali. C’è speranza di riaprire almeno quelli di proprietà del Comune?
“Intanto siamo tornati in possesso del Bar Bacchilega e abbiamo ottenuto un permesso da parte della Soiprintendenza. Nella primavera del prossimo anno, apriremo un bando con l’obiettivo dichiarato e deciso di rialzare la serranda. Poi vedremo quanti saranno interessati a farsi avanti. E stiamo provando di riportare a casa pure il Dulcis”.
(m.m.)