Progetto Ina Casa Faenza, sostenuto da Aidoru, con lo scopo di ritornare a camminare in zone e quartieri unici della città, riconoscerli e intervistare gli abitanti per comprenderne la storia sociale e personale, con la volontà di recuperare e rinarrare un’opera di grande valore.

In altre parole, si vuole tornare a dare voce a queste microcittà, tuttora vive e abitate, ma dimenticate dalle comunità e per gettare le basi di un futuro fatto di abitatori di spazi attivi e consapevoli del valore di comunità, capaci di adoperarsi per la conservazione del bene comune e altresì con la capacità di rielaborare le memorie storiche per immaginare e progettare scenari futuri migliori.

Nei prossimi mesi Aidoru, assieme ai partner di progetto, coinvolgerà gli Istituti scolastici della città di Faenza attraverso laboratori e geo-esplorazioni nei quartieri, gli abitanti e le associazioni per raccontare la storia del quartiere del Borgo e di piazza Bologna. Il Museo Guerrino Tramonti sarà il punto di partenza per la narrazione del progetto Ina Casa a Faenza, rendendo il percorso indissolubilmente legato alla città di Faenza, al lavoro con le ceramiche e al tema delle targhe policrome, elemento caratterizzante e distintivo di tutto il Piano.

Preziosa la collaborazione con la Fototeca Manfrediana per la ricerca del materiale storico d’archivio del territorio, poiché il progetto intende coinvolgere con il tempo i diversi quartieri Ina in Italia per creare una mappatura composita di un’esperienza straordinaria sul piano della progettazione territoriale e della storia sociale del nostro paese. Per maggiori informazioni sul progetto e sui collaboratori potete visitare il sito www.inacasa.org e seguire la pagina facebook.

(Annalaura Matatia)