Bologna. Per l’omicidio di Fabio Cappai, il giovane 23enne ucciso a Castel del Rio nella notte fra il 16 e il 17 luglio del 2022, oltre al minorenne e principale accusato di omicidio volontario e porto abusivo di armi che si trova attualmente nel carcere  minorile del Pratello, è stato accettato dal gup del Tribunale dei Minori di Bologna, Francesca Salvatore il rito abbreviato pure per due dei tre minorenni accusati di concorso anomalo in omicidio, e per i quali i loro legali si sono visti respingere la richiesta di Map (Messa alla prova).

La Messa alla prova prevede che con la sospensione del procedimento, l’imputato venga affidato all’ufficio di esecuzione penale esterna per lo svolgimento di un programma di trattamento che prevede come attività obbligatoria e gratuita, l’esecuzione di un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività che può essere svolto presso istituzioni pubbliche, enti e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. Per il quarto minorenne imputato, è stato invece dato mandato ai servizi sociali di elaborare un progetto per la Map, che sarà valutato dal Tribunale il 27 febbraio, nella prossima udienza quando il gup potrebbe prendere una decisione pure sul principale imputato.

Ricordiamo ce la lite della scorsa estate, sfociata poi nel terribile delitto del giovane Cappai, sarebbe scoppiata all’interno di un locale e poi proseguita all’esterno dove la vittima è stata colpita da tre coltellate una delle quali si è rivelata fatale. Dopo la fuga dal luogo del delitto, il minorenne ora principale accusato in carcere si è recato spontaneamente dai carabinieri e durante l’interrogatorio ha confermato la dinamica del delitto e ha affermato di avere gettato il coltello in un fosso in località Valsalva, dove effettivamente gli uomini dell’Arma lo hanno poi ritrovato.