Imola. Accadono abbastanza di frequente liti che cominciano all’interno e a volte proseguono fuori da un bar, in piazzale Leonardo da Vinci, frequentato a volte da persone poco raccomandabili, L’ultima in ordine di tempo è avvenuta pochi giorni fa quando una donna di origine albanese di 30 anni ha telefonato alla polizia di sera dicendo di essere stata aggredita da un italiano di 55 anni. Completamente diversa la versione del 55enne il quale ha dichiarato che stava cenando con la donna all’interno del bar quando, a un certo punto, lei si è assentata per andare nel bagno. Visto che non tornava, il 55enne è entrato nel bagno e ha visto la donna con uno straniero che consumavano insieme sostanze stupefacenti. Ne è nata una colluttazione fra i due uomini, poi proseguita fuori dadl bar, tanto che l’italiano ha ricevuto 21 giorni di prognosi. Le indagini sono in corso per individuare lo straniero.
La polizia, conoscendo la storia del bar che era già stato chiuso nel 2020 per sette giorni per analoghi motivi e visto il comportamento del titolare, superficiale e poco collaborativo, che non aveva nemmeno ritenuto di chiamare le forze dell’ordine per la forte lite in atto, ha fatto rapporto al Questore che ha applicato l’articolo 100 del Tulp (stabilisce che il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico).
Di conseguenza il Coco Bar, gestito da un italiano, ora ha l’attività sospesa per 30 giorni.