Imola. “Come potevano i cittadini di Gusen stendere tranquillamente, fino a poco tempo fa, i panni nello stesso luogo dove venivano gasati i deportati nel campo di concentramento nazista che sorgeva proprio lì?”. Questa è la domanda che si è fatto, nel consiglio comunale del 26 gennaio dedicato al Giorno della Memoria, uno degli studenti che lo scorso anno hanno fatto il Viaggio in quei luoghi terribili di sterminio, in particolare di Gusen e Mauthausen. La speranza è che tali pellegrinaggi insegnino alle giovani generazioni a non dimenticare quello che fu il peggio della storia dell’umanità.

Nel corso della seduta è stato proiettato pure un video dal titolo “Quattro ragazzi al fiume”, dove si vedono quattro giovani imolesi che furono deportati a Mauthausen e due soli ne tornarono vivi, i fratelli Franco e Augusto Dall’Osso, gli unici che, oltre a Vittoriano Zaccherini da cui raccolsero il testimoni, riuscirono e ad andare poi nelle scuole a spiegare ai ragazzi la loro esperienza grazie al grande legame che li unì in quel luogo oltre a quello di sangue, come ha ricordato la presidente dell’Aned Roberta Dall’Osso, figlia di Augusto.

La professoressa Paola Tarabusi ha ricordato che “martedì 31 gennaio alle 18,30 gli alunni dell’Istituto Comprensivo n.7 di Imola, nell’ambito delle iniziative volte a celebrare la Giornata della Memoria 2023, propongono la realizzazione di ‘Libera di perdonare’, letture ad alta voce e musica dal vivo ispirate al libro autobiografico di Eva Mozes Kor “Le gemelle di Auschwitz” – Newton Compton Editori. Una precisa ricostruzione della storia delle gemelle Eva e Miriam Mozes che, a soli dieci anni, vennero deportate nel più terribile dei campi di concentramento e miracolosamente riuscirono a sopravvivere agli esperimenti del medico Josef Mengele. Dopo l’odio per i carnefici, un nuovo obiettivo: tutelare la memoria e insegnare che ciascuno di noi può fare la differenza per spargere semi di speranza e di pace. L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per la realizzazione dell’evento sono stati coinvolti i Teen LaAV (Lettori ad Alta Voce), il Coro Teen e l’Orchestra Orsini Senior della Scuola Secondaria di I grado “L.Orsini” (Istituto Comprensivo 7 di Imola) impegnati sia come lettori che come musicisti” Il 26 gennaio, nell’ambito del consiglio comunale una rappresentanza di alcuni ragazzi del Gruppo Teen LAaV IC7 Imola, che saranno protagonisti dello spettacolo accompagnati da due professoresse, hanno presentato un minimo contributo di quello che andrà in scena il 31 gennaio.

In apertura di seduta, il sindaco Marco Panieri ha sottolineato: “Domani sarà il 27 gennaio, ‘Giorno della Memoria’ istituito nel 2000, un monito al dovere, e al tempo stesso al diritto, di ricordare sempre a quali barbarie può portare l’odio verso chi è differente da noi. Credo sia importante avere occasione di ritrovarci qui, riuniti nella sala del consiglio comunale, per una seduta straordinaria sul tema. Il 27 gennaio del 1945 le truppe russe varcavano i cancelli di Auschwitz, spalancando, davanti al mondo attonito, le porte dell’abisso. Quei corpi ammassati, i volti dei pochi sopravvissuti dallo sguardo spento e atterrito, i resti delle baracche, delle camere a gas, dei forni crematori erano il simbolo estremo della scellerata ideologia nazista. In Europa la violenza, gratuita e incivile, è purtroppo tornata ad essere presente con lo scoppio, nel cuore del nostro Continente, di un conflitto bellico nato da un’invasione ingiustificata e spietata da parte della Federazione Russa ad uno Stato libero, sovrano e democratico quale l’Ucraina. Le sofferenze del popolo ucraino, le crudeltà commesse dall’esercito russo sulla popolazione civile, i bombardamenti su case, ospedali, scuole, asili nido non possono passare inosservati, la lucida intenzione di lasciare donne, anziani, bambini, uomini in balia del freddo e delle temperature invernali con la distruzione degli impianti, delle telecomunicazioni e delle infrastrutture. La Storia, sono certo, farà luce in modo dettagliato su ciò che è accaduto, accertando ogni responsabilità. Da parte nostra, il dovere morale, civile e umano di non girarci dall’altra parte e garantire ogni sostegno, militare e umanitario, al popolo ucraino”.

Un riferimento all’attualità, a una guerra certamente crudele, che però ha poco a che vedere con la tragedia dello sterminio del popolo ebreo, di tante altre minoranze e di coloro che si opposero al nazismo e al fascismo venendo trattati con metodi inumani, indegni di altri uomini, senza alcuna possibilità di difendersi, anzi del tutto inermi.

Più centrato l’intervento del presidente del consiglio comunale Roberto Visani: “Sono contento che lo scorso anno diversi consiglieri comunali, l’assessora Daniela Spadoni e un bel gruppo di studenti delle scuole superiori di Imola abbiano fatto questa esperienza particolare che io amo definire come una sorta di pellegrinaggio civile. Sì, mi piace chiamarlo così, perché Mauthausen cambia il cuore dei visitatori. Anzi si dovrebbe dire dei pellegrini, perché quello è un luogo sacro, come sacri sono tuti i luoghi che hanno fatto la storia dell’uomo. In questi luoghi sostiamo in silenzio e comprendiamo come l’uomo abbia misurato la sua malvagità, comprendiamo come il nazismo sia stato artefice di un male assoluto come prima di allora non fu possibile immaginare. Reimmergersi dopo 80 anni in quegli abissi serve per misurarne la profondità e acquisire non solo la capacità di resistere ma l’intelligenza storica di intuirne ogni possibile forma di riproposizione. Mauthausen serve ad imparare “l’intelligenza storica” cioè quella particolare capacità di non cedere all’indifferenza ma di fiutare in ogni momento della storia i segni di un possibile degrado morale e politico che può riportare l’umanità a rivivere la banalità del male. Come ha detto la Senatrice Liliana Segre “l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte. Succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo”. Il mio augurio è che la nostra Città, medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, resista al virus dell’indifferenza e sappia costruire anche oggi percorsi di pace, di amicizia fra i popoli, di libertà e democrazia”.

(m.m.)