Imola. Proseguono le iniziative organizzate e promosse dal Comune, insieme ad altri enti, scuole ed associazioni per ricordare il 27 gennaio “Giorno della Memoria”. Il 27 gennaio mattina, alle 9.30, in Vicolo Giudei si è svolta la cerimonia di deposizione di una corona alla lapide in ricordo delle persecuzioni razziali, alla presenza del sindaco Marco Panieri, del vicesindaco Fabrizio Castellari, dell’assessora Elisa Spada, delle autorità militari e religiose e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma e Partigiane.

Ecco il saluto portato dal sindaco Marco Panieri nel corso della cerimonia: “Buon giorno a tutti/tutte, autorità civili, militari e religiose, rappresentanti dell’amministrazione comunale, gli studenti, i docenti, dirigenti e infine le associazioni, in particolare Anpi e Aned. E anche tutti cittadini/e presenti. In consiglio comunale abbiamo celebrato il Giorno della Memoria, “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. Quei corpi ammassati, i volti dei pochi sopravvissuti dallo sguardo spento e atterrito, i resti delle baracche, delle camere a gas, dei forni crematori erano il simbolo estremo della scellerata ideologia nazista. E’ fondamentale ritrovarsi nei luoghi delle Istituzioni. Ma è ancora più importante che lo si faccia in modo diffuso in città, nelle scuole e nelle associazioni. Voglio ringraziare gli insegnanti e i tanti che si sono mobilitati per le iniziative di questi giorni. E’ un impegno importante e che non dobbiamo dare per scontato”.

“Siamo qui, in luogo significativo, che anche grazie alle scuole e in particola al’ic7 abbiamo riscoperto – ha continuato il sindaco -. Questa mappa, che racchiude la storia ebraica della nostra comunità è una traccia della memoria per far conoscere i luoghi e l’identità rendendoli significativi ancora oggi per le future generazioni. La Giornata della Memoria, che si celebra oggi in tutto il mondo, non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. Un pensiero lo voglio dedicare a quanti, perseguitati militari e politici deportati nei lager, hanno poi deciso con fatica e sofferenza di dedicare il resto della loro vita alla scuola, ai più giovani, a trasmettere in loro quella consapevolezza e quel senso di Memoria capace di trasformarsi in sentimento civile, energico e concreto, per la pace, il dialogo tra i popoli, la libertà e la democrazia. Fra i quali ricordiamo, come fatto anche ieri in consiglio, Franco e Augusto Dall’Osso, Vittoriano Zaccherini, la cui memoria è sempre viva in noi. Virginia Manaresi, che oggi non può essere qui con noi, ma alla quale dedichiamo un affettuoso saluto. Infine salutiamo Vittorio Gardi, partigiano qui presente”.