Imola. Sono riecheggiate molte parole di sinistra classica e nuova alla presentazione, al circolo Arci Estro il 28 gennaio, del comitato circondariale a sostegno della candidatura di Elly Schlein come segretaria nazionale del Pd. Davanti a una sessantina di persone, ha iniziato il consigliere regionale Antonio Mumolo sottolineando la sua idea di partito: “Contrasto alle disuguaglianze con un reddito di cittadinanza migliorabile ma che aiuta le persone più povere a non rimanere in strada. Lavoro per eliminare il Jobs Act e ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con un reddito minimo significativo e una legge sulla rappresentanza dei sindacati. Ambiente, ovvero no alle trivelle e sì alle energie rinnovabili. Partito, invito chi non l’ha ancora fatto a iscriversi per sostenere Elly nella prima parte del congresso (solo i primi due dei quattro candidati fra Bonaccini, Schlein, De Micheli e Cuperlo andranno alle primarie, ndr) per riaprire i circoli del Pd alle associazioni di volontariato, e coerenza e credibilità perché negli ultimi anni abbiamo presentato anche programmi buoni ma poi non sono stati seguiti dai fatti”.

La referente del Circondario Stefania Pernisa ha ricordato di avere “fin dai tempi di Pippo Civati, seguito la stessa impostazione di Elly. Siamo uscite con coerenza dal Pd quando è arrivata la pugnalata del Jobs Act e quella dei 101 che non votarono Romano Prodi come Presidente della Repubblica. Le nostre battaglie sono state quelle ecologiste e femministe e sempre concentrate per aiutare le persone più debole e più fragili. Poi Elly ha sempre prestato molta attenzione alla sicurezza e alle morti sul lavoro, sempre troppe e crescono a dismisura, non mi pare che gli altri candidati alla segreteria abbiano la medesima sensibilità sul tema. Anch’io ho ripreso la tessera del Pd a dicembre per sostenerla come ho sempre fatto da anni”.

Anche l’assessora all’Ambiente e alle Pari Opportunità a Imola Elisa Spada si è detta “felice di sostenere, pur da non iscritta, Elly che ha suscitato in me una forte passione per la politica dalle scorse elezioni regionali. Da lì, l’esperienza di Imola Coraggiosa e ora il lavoro in giunta con un occhio di riguardo sempre all’ambiente e alle tematiche delle donne e dei loro diritti”. Anche l’assessore alla Cultura di Castel San Pietro Fabrizio Dondi ha dichiarato di sostenere “Elly perché per prima ha studiato i problemi delle crisi climatiche che stiamo vivendo e che, se non riusciremo a cambiare radicalmente come affrontarle, avranno conseguenze sul pianeta che ricadranno sui nostri figli. La Schlein ha, più di altri, la capacità di appassionare i giovani su tali tematiche”.

Da sinistra Fabrizio Dondi, Elisa Spada, Laura Pasquali, Antonio Mumolo, Stefania Pernisa e Anna Pariani
(foto Leonardo Piol)

“Elly ha il fisico per cambiare le cose, è femminista ed ecologista, ha una storia che parla per lei – ha sostenuto Anna Pariani ex consigliera regionale e in passato assessore a Imola – e può dare una svolta decisa a un partito che vuole tornare a essere grande e di sinistra. Di “discontinuità e capacità di mobilitare la sinistra contro l’indifferenza”, ha parlato pure l’ex sindaca di Castel San Pietro Sara Brunori.

Pirotecnico e combattivo l’intervento del già assessore alla Cultura a Imola Valter Galavotti: “Elly è uscita dal partito quando si fece il Jobs Act, ne sappiamo qualcosa anche a Imola per via di un certo ministro. Renzi è stato una sciagura per il Pd, ha detto che la gente con le bandiere rosse e il pugno chiuso ai funerali di Enrico Berlingue erano macchiette, invece sono parte di una storia molto importante e nessuno ha avuto il coraggio di rinfacciarglielo. Il ‘Rignanese ha detto anche che non esistono più Sinistra e Destra, ditemelo oggi se non esiste più la Destra. Nel territorio del circondario, tutto il gruppo dirigente è passato da essere dalemiano, veltrroniano, bersaniano, renziano, poco per Zingaretti e poi lettiano senza convocare una riunione con gli elettori che intanto sono calati tanto che abbiamo pure perso un’elezione amministrativa. Qualcuno dice ‘non parliamo ora di alleanze’: no, parliamone. Una può essere di centro con Renzi e Calenda, una di sinistra che la Schlein incarna per un dialogo seppur non facile con il Movimento 5 stelle e poi c’è il ‘campo largo’ di Bonaccini che dice di voler parlare con tutti”.

Fra le figure conosciute, ad ascoltare c’erano Laura Pasquali, Giorgio Marabini e tanti altri. Ovviamente era presente pure la segretaria della federazione di viale Zappi Francesca Degli Esposti che si era fatta vedere alle già tante iniziative pro-Bonaccini. A tal proposito, ce ne sarà un’altra giovedì 2 febbraio alle 18.30, al nuovo Centro Sociale “Giovannini” con il senatore Graziano Del Rio a tirare le conclusioni.

(Massimo Mongardi)