Siamo dentro una grande transizione geopolitica ecologica e del mondo economico e finanziario. Probabilmente siamo alla vigilia di nuovi equilibri del mercato internazionale dettati dalla guerra russo-ucraina, da un lato una visione euroasiatica con al centro la Cina e dall’altra una visione atlantista con al centro gli Stati Uniti.

Dollaro o Yuan, cosa prevarrà? E l’Europa che cosa farà sarà unita o divisa?

Difficile oggi dare delle risposte però se vogliamo capire cosa succederà nella nostra città, dobbiamo assolutamente tenere d’occhio al resto del mondo.

Siamo fortemente connessi nello sviluppo delle attività e del lavoro in qualsiasi settore dal manifatturiero, ai servizi fino al turismo con i grandi riequilibri internazionali.

Per questo occorre spendere bene le risorse che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha ottenuto dal livello europeo in particolare sugli assets dello sviluppo futuro su cui l’area metropolitana può e deve giocare un ruolo primario anche come grande hub regionale.

Il lavoro futuro cambierà con nuove sfide e nuove tecnologie soprattutto digitali e su questo occorre un grande lavoro di formazione di rilancio in tutti i settori ricercando nuovi prodotti e nuovi servizi.

Nuovi servizi di mobilità: tram, auto elettriche, idrogeno, rendono l’aria più respirabile e riducono il traffico privato e caotico.

Nuovi servizi sanitari pubblici più capillari e quindi vicini ai cittadini cogliendo le esigenze delle famiglie e creando risposte adeguate ai più fragili e non autosufficienti.

Una scuola, complessivamente intesa, universale capace di insegnare e istruire tutti e offrire una alta qualità in preparazione tecnica e scientifica cercando un forte intreccio con le eccellenze pubbliche a partire dalla Università e gli Istituti Tecnici.

Uno sviluppo armonico che tiene assieme pianura e Appennino, nuove imprese improntate all’eco compatibilità, nuove imprese agricole che lavorano sul territorio riducendo anche i rischi idrogeologici, politiche sul turismo che qualificano la domanda e l’interesse verso il territorio e il suo patrimonio culturale, nuovi servizi improntati al benessere e alla cura delle persone, un uso intelligente delle potenzialità  e competenze presenti sul territorio in particolare da Hera al Tecnopolo, passando per Aeroporto e Fiera con Università e Sanità quale centro della ricerca scientifica e sociologica.

Per ottenere risultati eccellenti i lavoratori i cittadini i pensionati devono poter contare sul massimo rispetto dei diritti con alla base una salda tenuta democratica e l’applicazione piena della nostra Costituzione.

Diritti sul lavoro e diritti civili devono marciare assieme.

Certezze sulle condizioni di lavoro, maggiore sicurezza e formazione continua, per conseguire risultati che azzerano gli infortuni sul lavoro e che offrano condizioni di crescita a tutti in relazione alle novità tecnologiche e riorganizzative

Sui diritti civili dare a tutti pari condizioni a partire dai migranti come nell’azione avviata dal Sindaco sullo ius soli ai nativi sul territorio con provenienza etnica diverse.

Come Sindacato lavoreremo attraverso la contrattazione nei luoghi di lavoro e sul territorio nel rapporto con Enti e Istituzioni e se necessario attraverso l’azione sindacale, affinché si continui sulla strada del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro sulla riduzione delle diseguaglianze e sulla lotta alla povertà.

Il Patto sullo sviluppo Metropolitano e il Patto sullo sviluppo e il clima con la Regione forniscono la strumentazione per conseguire i risultati sopra descritti e il rapporto unitario che si è consolidato tra Cgil Cisl e UIL a livello locale pone buone basi per ottenere assieme gli obiettivi necessari.

(Maurizio Lunghi è stato segretario della Camera del lavoro metropolitana di Bologna)