Medicina (Bo). Secondo appuntamento con la rassegna “Letture davanti al camino della Biblioteca”. Martedì 14 febbraio sarà di scena la storia, con Lisa Laffi e Brunella Torresin, presentate da libreria Atlantide, in dialogo con Alessia Fontana.
Un romanzo storico, L’erborista di corte (Tre60 editore), dedicato a Costanza Calenda, prima donna laureata in medicina, e un saggio (Nel gran teatro della natura, Pendragon editore) incentrato su Maria Sibylla Merian, scienziata ed artista del Seicento, figura coraggiosa, determinata a scoprire le meraviglie che il Nuovo Mondo poteva offrire.
Da una parte Costanza Calenda, protagonista del libro di Lisa Laffi, giovane donna figlia di un medico, nella Napoli del XV, e il suo desiderio di diventare anch’essa medico, capace di raggiungere i suoi obiettivi nonostante i limiti e le imposizioni dell’epoca.
Dall’altra, la tedesca Maria Sibylla Merian, donna, divorziata con due figlie, cinquantaduenne, su cui verte il saggio di Brunella Torresin. Anche negli ambienti più colti della società europea di fine Seicento, il talento poco valeva a riscattare una condizione femminile inesorabilmente minoritaria. Consapevole del proprio valore di pittrice, illustratrice e naturalista, la tedesca Maria Sibylla Merian ha saputo tramutare a suo vantaggio pregiudizi e costrizioni secolari, in un modo che ancora oggi appare sbalorditivo, grazie a un impegno instancabile, fatto di rigore, pazienza, visione, studi.
Le schede dei libri e le loro autrici
Lisa Laffi, L’erborista di corte, Tre60
Napoli, 1414. Costanza Calenda, figlia di un famoso medico di Salerno, ha sempre sognato di seguire le orme del padre ed esercitare l’arte medica. Tuttavia, sa perfettamente che il suo destino è quello di sposarsi, in un mondo che vuole le donne soltanto mogli e madri. Anche il padre, Salvatore, è di questo avviso, ma quando si reca alla corte di Napoli per curare il re in punto di morte, le consente di assisterlo. Per Costanza è l’occasione per mostrare a lui e alla futura regina, Giovanna II, i rimedi e le cure apprese di nascosto nella bottega di uno speziale. Giovanna ne rimane talmente colpita, che insiste perché la ragazza studi per diventare il suo medico personale. Ma poiché alle donne non è permesso frequentare l’università, Costanza dovrà proseguire gli studi in un convento a Bologna, lontana da casa e soprattutto dal giovane Baldassarre Santomango, l’affascinante nobile salernitano che le ha colpito il cuore. Terminati gli studi, Costanza torna a Napoli per restare accanto alla sovrana; ne diventa l’amica e la confidente, scoprendo che Giovanna è circondata di nemici che tramano contro di lei. Nel frattempo Costanza ritrova Baldassarre e si accorge di amarlo più che mai. Forte del suo sostegno, la giovane fa di tutto per difendere la regina dagli intrighi di corte, e lei in cambio le permette di accedere all’Università di Napoli: potrà discutere la tesi in medicina, e diventare la prima donna laureata al mondo.
Lisa Laffi, dopo essersi laureata in Conservazione dei Beni Culturali, ha iniziato a lavorare come insegnante. Oltre a essere scrittrice di narrativa, collabora con diversi giornali ed è autrice teatrale e di saggi di storia locale. Tra i suoi libri: L’ultimo segreto di Botticelli (Tre60, 2019) e La regina senza corona (Tre60, 2020).
Brunella Torresin, Nel gran teatro della natura. Maria Sibylla Merian donna d’arte e di scienza (1647-1717), Pendragon
Donna, divorziata con due figlie, cinquantaduenne: anche negli ambienti più colti della società europea di fine Seicento, il talento poco valeva a riscattare una condizione femminile inesorabilmente minoritaria. Consapevole del proprio valore di pittrice, illustratrice e naturalista, la tedesca Maria Sibylla Merian ha saputo tramutare a suo vantaggio pregiudizi e costrizioni secolari, in un modo che ancora oggi appare sbalorditivo, grazie a un impegno instancabile, fatto di rigore, pazienza, visione, studio. Si imbarca, alla fine del mese di giugno 1699, su un veliero della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali, che da Amsterdam la porterà nella colonia del Suriname, per una spedizione che è al tempo stesso artistica, scientifica e commerciale: per sostenerne i costi ha venduto tutto ciò che possedeva. Nelle terre incognite del Nuovo Mondo raccoglie insetti e altri animali che osserva e disegna, documentando minuziosamente quello che più le sta a cuore, e cioè il processo di trasformazione. Serpenti, iguane, rospi, bruchi e farfalle, con le piante di cui si nutrono, daranno vita a meravigliose tavole di incisioni acquerellate: un corpus prezioso per l’avanzamento delle scienze naturali, che ha saputo catturare l’interesse di collezionisti, studiosi e intellettuali di tutta Europa, da Linneo a Goethe. Dotata, temeraria e determinata, Maria Sybilla Merian ci offre l’esempio di un destino eccezionale, compiuto forzando le convenzioni sociali, reinventando i codici della propria professione, realizzando una felice sintesi di arte e scienza.
Brunella Torresin, giornalista culturale, dopo essere stata a lungo redattrice de «La Repubblica», collabora oggi alle pagine e agli inserti culturali dell’edizione nazionale del quotidiano. È autrice di traduzioni e di scritti di storia del teatro. Per Pendragon ha pubblicato il volume Nel gran teatro della natura (2022). Vive e lavora a Bologna.

Un’immagine della prima serata a che ha visto Corrado Peli dialogare con Patrick Fogli e Giampiero Rigosi
L’ultimo appuntamento
A conclusione della rassegna il 7 marzo Jessy Simonini converserà con Francesca Capossele, fresca di pubblicazione del suo nuovo libro (Solo mia è la città, Playground) e Sandro Abruzzese (Niente da vedere – cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati, per Rubbettino editore; Mezzogiorno padano, per Manifestolibri; Casa per casa, Rubbettino editore).