Imola Retail Solutions ha chiuso il 2022 con un fatturato di 63 milioni di euro. Un risultato superiore alle aspettative a distanza di due anni dall’accordo di partnership tra il gruppo svedese Itab e Cefla, che conferì nella new company lo storico ramo d’azienda Shopfitting.

La sede di Imola Retail Solutions

Imola Retail Solutions ha portato e sta continuando a portare un importante contributo al gruppo Itab – commenta Gilberto Frascaroli, presidente della società Imola Retail Solutions Srl -. Il risultato ottenuto nel 2022 è andato al di sopra delle aspettative, con un +10% rispetto all’anno precedente. La crescita è equamente distribuita tra il mercato italiano e quello estero; quest’ultimo rappresenta circa il 40% delle vendite, coinvolgendo in particolare Paesi appartenenti all’area del Mediterraneo, all’Est Europa, al Middle east e al Nord Africa”.

Entrando a far parte del gruppo Itab, leader nel mondo retail, la gamma dei prodotti di Imola Retail Solutions si è ampliata includendo self checkout, cancelletti, sistemi di illuminazione e prodotti digitali.

“A livello commerciale – prosegue Frascaroli -, grazie all’apporto messo in campo dal gruppo ITAB, è stato possibile ampliare il portfolio prodotti, permettendo all’azienda di presentarsi sul mercato non solo come venditore di scaffalature e banchi cassa, ma come un vero e proprio solution provider, offrendo al retailer un servizio completo che parte dalla progettazione fino alla realizzazione del punto vendita”.

Gilberto Frascaroli, presidente Imola Retail Solutions

Itab Shop Concept AB, holding quotata a Stoccolma, è presente oggi in 24 Paesi, contando 15 stabilimenti produttivi (compreso quello di Imola), circa 2.930 dipendenti e un fatturato che supera i 600 milioni di euro.

“I risultati ottenuti provengono non solo dalla nuova organizzazione ma anche e soprattutto dalla collaborazione di tutti i dipendenti, dal rapporto con i nostri partner e dalla fiducia accordata dai nostri clienti, in un periodo non sempre favorevole segnato dall’aumento dei costi e dalla difficoltà di reperimento delle materie prime”, conclude Gilberto Frascaroli.