L’autonomia dell’Ausl di Imola non è in discussione in questo periodo storico. Lo ha ribadito il 10 febbraio l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini venuto in città per l’inaugurazione del sistema “Da Vinci Xi” proprio a fianco del sindaco Marco Panieri, che lo aveva già detto, e del direttore generale dell’azienda sanitaria Andrea Rossi.
“I punti fondamentali del mio mandato – ha spiegato Donini – sono due: il primo è una progressiva integrazione delle Ausl territoriali con l’Università e il secondo dare il massimo valore all’autonomia dal punto di vista del budget e del distretto. Parleremo dei costi-benefici e faremo una proposta condivisa ed efficace per i cittadini e gli operatori della sanità. Quindi, lo ripeto, l’autonomia del distretto di Imola non è in discussione (la cosa aveva destato sospetti nelle opposizioni quando il sindaco di Bologna Matteo Lepore aveva parlato di un’unica Ausl a livello metropolitano, ma probabilmente si riferiva a quella di Bologna e agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, ndr). A a Imola c’è un’altra urgenza: tutti vorremmo per l’ospedale di Montecatone una collocazione al massimo livello di eccellenza come Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) completo entro breve tempo”.
Intanto, sull’autonomia dell’Ausl la Lega continua ad attaccare il Pd. “Il primo round sull’autonomia della nostra azienda sanitaria, andato in scena in consiglio comunale a Imola, è finito con un nulla di fatto. La maggioranza preferisce scappare dal confronto su una mozione presentata dalla Lega che intende difendere l’autonomia dell’Ausl imolese, messa sempre più a rischio dalle manovre accentratrici paventate più volte dal Partito Democratico bolognese. Ma non finisce qui”. A renderlo noto è Daniele Marchetti, consigliere regionale e capogruppo leghista a Imola.
(m.m.)
Chi vivrà vedrà