Il “Libro bianco del verde” è un progetto nato tre anni fa, dalla volontà di promuovere un cambiamento nei modi di intendere e di intervenire nel settore del Verde: una sfida volta a rendere la natura protagonista nelle nostre città.
In particolare per creare una rete tra tutti gli operatori, pubblici e privati, per condividere obiettivi, individuare priorità e criticità, presentare soluzioni e proposte; una piattaforma a supporto delle Amministrazioni, per ottimizzare le risorse, indirizzare la programmazione e gli investimenti; un’occasione per accrescere la consapevolezza del “valore” che parchi, giardini, aree verdi, pubbliche e private, determinano nella qualità delle città, della vita e del benessere psico-fisico dei cittadini.
In sintesi per diffondere una “cultura” del verde e della sua “cura”.
Un progetto promosso da Assoverde e Confagricoltura alla fine del 2020, con il patrocinio dei ministeri delle Politiche agricole, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Anci e del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Secondo i dati pubblicati nel 2022, gli alberi sono i migliori alleati della salute dell’uomo e del pianeta, in grado di limitare l’aumento della CO2: ogni albero, producendo in media 25 litri di ossigeno al giorno, assicura all’uomo il fabbisogno giornaliero di oltre 400 litri.
Una pianta adulta è in grado di assorbire ogni anno dai 20 ai 50 kg di anidride carbonica e di catturare dall’aria dai 150 ai 250 g di polveri sottili. Un ettaro di piante elimina circa 20 kg di polveri e smog in un anno: in una città come Milano con 1.700 ettari di verde, ciò significa catturare dall’aria 30 tonnellate di polveri sottili, portando benefici per la salute, con la sensibile riduzione delle patologie cardio-respiratorie, oncologiche ed allergiche.
Il meccanismo di purificazione avviene attraverso chiome e fusti che funzionano come imbuti che rallentano il flusso dell’acqua e la fanno filtrare attraverso il suolo, approvvigionando le falde e garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche nelle stagioni più aride.
Gli alberi contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo. Secondo una ricerca condotta nel Regno Unito i maggiori problemi di stress, ansia e depressione, colpiscono le persone che vivono in zone prive di adeguati spazi verdi.
“È proprio sul verde delle nostre città, nelle quali vive oltre l’80% della popolazione italiana, che si gioca una partita fondamentale verso una reale ed autentica transizione ecologica. Il Pnrr destina ingenti risorse agli investimenti urbani per ripensare le nostre città, non solo in una veste smart, tecnologica e digitale, ma anche verde, sociale e inclusiva. Città più alberate, più verdi, più belle, più intelligenti, che possano aiutarci a fronteggiare e vincere le massime sfide del nostro tempo: dall’inquinamento al cambiamento climatico, dal dissesto idrogeologico alla salvaguardia della biodiversità, per la difesa globale della salute della persona e del pianeta”, dichiarano gli estensori della ricerca.
Lunga vita agli alberi!
(Tiziano Conti)
lunga vita agli alberi, ma se non si interviene sulle cause, abbiamo un bel da piantare alberi…..