Bologna Slow Wine Fair ha incassato dati per un’edizione 2023 col botto: nel weekend del 25-27 febbraio, sono stati oltre 10mila gli ingressi registrati alla fiera di Bologna, la metà dei quali riguardano operatori del settore che hanno apprezzato l’omogeneità dei vini proposti, selezionati secondo i requisiti di qualità definiti da Slow Food nel “Manifesto del vino buono, pulito e giusto”, grazie alla guida Slow Wine e alla commissione di assaggio italiana e internazionale che ha degustato le etichette non segnalate in guida.

Significativa tra il pubblico specializzato la presenza di buyer e visitatori dall’estero, tra cui alcune centinaia di buyer selezionati anche grazie alla collaborazione di Italian Trade Agency (Ice) e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), in particolare da Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina e Germania, che permetteranno alle cantine presenti di accedere a nuovi mercati esteri.

Grande la partecipazione alle 9 Masterclass in programma come anche agli incontri nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera. Sono questi alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato la tre giorni della seconda edizione della Slow Wine Fair, manifestazione in cui hanno creduto fin dall’inizio l’organizzatore BolognaFiere e Slow Food, che ha curato la direzione artistica.

“Il successo della seconda edizione di Slow Wine Fair, insieme a Marca, Sana e al Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che debutterà a novembre, conferma BolognaFiere come il principale polo fieristico per le esposizioni internazionali b2b del settore agroalimentare e come luogo elettivo in cui gli operatori non solo fanno business, ma tracciano le tendenze del mercato. Alla luce dei risultati ottenuti dalla Slow Wine Fair sia in termini qualitativi che quantitativi, siamo contenti di aver sposato da subito la felice intuizione di Slow Food, dando spazio e voce a un mondo vitivinicolo che guarda al futuro con coscienza e impegno”, ha sottolineato Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere, dando appuntamento alla terza edizione che si terrà dal 25 al 27 febbraio 2024.

750 cantine, +50% rispetto allo scorso anno, una superficie espositiva (2 padiglioni dell’ente fieristico, per un totale di 20mila metri quadrati);più di 100 sono i produttori internazionali con una bella presenza, in particolare, da Francia, Cina e Macedonia del Nord.
Quattromila le etichette del banco d’assaggio tra le quali il pubblico di appassionati e di osti, distributori, ristoratori, enotecari, sommelier e buyer ha potuto scegliere in questi tre giorni.

Tra le novità, le aree espositive dedicate alla Fiera dell’Amaro d’Italia, promosso da Amaroteca e Anadi (Associazione nazionale Amaro d’Italia), e alla selezione di produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità; questi alcuni dei numeri dell’edizione di quest’anno.

La fiera gode del supporto di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, di FederBio e Milano Wine Week; del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Regione Emilia-Romagna e dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna; della partnership con Tannico, Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia. Tra le realtà che credono nel progetto della Slow Wine Fair citiamo: i Main partner, Luigi Bormioli, Bormioli Rocco, Parmigiano Reggiano, Reale Mutua; gli InKind partner Direct From Italy, NakPack, Pulltex, San Bernardo, WinterHalter, Fisar; Media partner sono Il Sole 24 Ore, Bar.it, BioFiera.it, Premiata Salumeria Italiana, Green Retail, Horecanews.it, I Grandi Vini, Italy Export, Italian Wine Podcast, Luxury Food & Beverage Magazine, Tabui, Vendemmie.

Prossimo appuntamento dal 25 al 27 febbraio 2024, sempre presso Bologna Fiere.

(Annalaura Matatia)