Francia, prova di Coppa del Mondo Under 20, trentaduesimi di finale: Mariaclotilde Adosini, diciassettenne della Polisportiva Scherma Bergamo, batte la transalpina Juliette Baudinot 15-14.

“Adosini è chiamata in direzione”. L’annuncio è arrivato a circa un’ora dalla conclusione della sfida che l’ha vista trionfare dopo un match equilibratissimo. Una chiamata che ha sorpreso la giovane azzurra che si è sentita spiegare il motivo: c’è stato un errore arbitrale nei minuti conclusivi, quando le sono stati assegnati due punti, anziché solo uno, in una stoccata. Tutto videoregistrato e fatto vedere all’atleta azzurra che sul 13 a 11 tocca la Baudinot col tabellone luminoso che passa direttamente al 13 pari. Nessuno se ne era accorto, per regolamento le contestazioni devono avvenire subito, anche grazie alla richiesta della revisione del colpo ma nessuno aveva protestato. Poi, la comunicazione.

Il video ha confermato l’errore, ma era ormai troppo tardi. In sostanza, da regolamento non si può più tornare indietro e lo hanno spiegato a Mariaclotilde: “La notizia mi ha colto di sorpresa e per un attimo tanti pensieri hanno affollato la mia testa. Ma ciò che per me più contava in quel momento era scegliere quale fosse l’azione moralmente giusta da fare. Nonostante potesse sembrare facile accettare la vittoria già proclamata, ho sentito che tornare in pedana, per disputare nuovamente quell’ultimo minuto, sarebbe stato più corretto nei confronti dell’avversaria. Ho messo in pratico ciò che i nostri genitori e i maestri ci insegnano”.

Così ha accettato di tornare in pedana per rigiocare l’ultimo minuto del match, partendo dal punteggio corretto. “Era giusto così, ho scelto per la decisione moralmente più corretta”.

Alla fine ha perso l’incontro, ma uscendo a testa altissima, tra gli applausi del palazzetto che prima le ha tributato una standing ovation e poi l’ha applaudita ancora, durante la premiazione finale.

Mariaclotilde Adosini e Laura Flessel

Laura Flessel, ex campionessa della spada, oro individuale e a squadre ai Giochi di Atlanta 1996, sei volte campionessa del mondo e una d’ Europa, leggenda della scherma d’Oltralpe ed ex ministro dello sport francese, le ha fatto pubblicamente i complimenti per il suo gesto di assoluto fair play.

La stoccata più bella, che vale più di una vittoria, alla prima partecipazione ad un Mondiale.

La leadership gentile oggi è ormai un punto fermo dei manager più illuminati!

(Tiziano Conti)