La fase storica che stiamo vivendo è molto complessa. Gli scenari economici incerti. Ne abbiamo parlato con Paolo Mongardi, presidente Sacmi.
Come Presidente Sacmi ha una posizione privilegiata per leggere quanto sta avvenendo nel mondo. Con un occhio sia all’economia nazionale che internazionale. Come potrebbe sintetizzare i fenomeni più significativi?
Per quanto riguarda Sacmi, negli ultimi due anni abbiamo registrato un significativo incremento di fatturato, posizionamento e quote di mercato in tutti i settori di attività, superando ampiamente i volumi pre-covid. Continuiamo ad operare in uno scenario di mercato sostenuto da una buona domanda globale, e questo è il dato positivo.
A fronte di ciò, la crisi russo-ucraina, le difficoltà di approvvigionamento e i prezzi dell’energia fuori controllo per tutto il 2022 hanno rallentato alcuni piani di investimento da parte dei nostri clienti e causato un sovraccarico del sistema logistico dovuto anche alla forte ripresa del periodo post -pandemico.
Naturalmente ogni settore ha le proprie specificità tuttavia ritengo che questo scenario sia abbastanza generalizzabile, almeno considerando le punte più avanzate del manifatturiero italiano ed europeo, che hanno come riferimento i mercati internazionali.
L’organizzazione del lavoro di Sacmi ha consentito di superare meglio l’impatto dei problemi di approvvigionamento?
Il focus su preventivazione e pianificazione delle commesse ci ha consentito di gestire questa fase e soprattutto di governare il grande volume di ordini limitando la dilatazione del lead time di commessa pur continuando ad offrire un buon livello di servizio ai nostri clienti.
Di fatto abbiamo dovuto accelerare sulla rivoluzione organizzativa già attuata durante la prima fase della pandemia e che ci aveva consentito di superare la crisi in modo eccellente. Sostenibilità e digitalizzazione sono il nuovo paradigma, sul quale dobbiamo continuare ad investire.
Come cooperativa come avete deciso e in che forme attuato l’impatto delle nuove tecnologie e del digitale?
Il digitale è una tecnologia abilitante per lavorare meglio sia al nostro interno sia nella relazione con il cliente. Relativamente alle macchine, possiamo affermare che la digitalizzazione sia l’altra faccia della sostenibilità. Sono proprio i controlli digitali evoluti e le automazioni, infatti, a rendere praticabile una nuova idea di impianto.
Ovviamente questo percorso non può non avere un forte impatto sul modo di lavorare e sulle competenze necessarie per affrontarlo. In Sacmi lavorano fianco a fianco almeno tre generazioni. Già in piena emergenza Covid abbiamo attivato percorsi specifici per consentire a tutte le nostre persone di familiarizzare con gli strumenti digitali oggi indispensabili per gestire l’operatività in azienda.
A due anni da questa prima esperienza abbiamo inaugurato l’Academy un luogo fisico ma anche virtuale in cui vengono realizzati percorsi di formazione per le competenze digitali e non solo, rivolto a tutto il personale Sacmi e realizzato in collaborazione con le più prestigiose Università italiane”
(a cura di m.z.)